La pace ritrovata tra Bergamo e Brescia nel decimo giallo medievale di Enrico Giustacchini con protagonista il giudice Albertano

Una delle illustrazioni realizzate, per la prima volta a colori, da Andrea Giustacchini

Recensione di Federico Migliorati per Brescia si legge

Il 2023 che celebra Bergamo e Brescia Capitali Italiane della Cultura segna anche il raggiungimento della doppia cifra nella saga del Giudice Albertano, il noto giureconsulto e pensatore bresciano vissuto nel Duecento. Un uomo dallo spiccato impegno intellettuale, che la penna del giornalista e scrittore Enrico Giustacchini ha trasformato anche in un abile e sapiente investigatore protagonista, dal 2014 a oggi, di dieci gialli storici pubblicati con cadenza annuale dalla casa editrice LiberEdizioni.

Ma cosa serba nelle sue pagine questo nuovo capitolo del ciclo, intitolato “Il giudice Albertano e il caso del leone azzurro” (LiberEdizioni 2023, acquista qui)?

Giustacchini anche stavolta muove da una serie di approfondite ricerche, base principale che insieme alla trama del giallo classico deduttivo formano il corpus unitario di una proposta editoriale ormai collaudata. Più in particolare, in questa nuova avventura – impreziosito dalle illustrazioni di Andrea Giustacchini per la prima volta a colori e composto da 16 capitoli con epilogo – Albertano ha il compito di districare alcuni casi, apparentemente slegati tra loro, ma anche di partecipare in veste di eminente saggio e consigliere in occasione dell’armistizio-accordo tra le città nemiche di Bergamo e Brescia, l’una ghibellina, l’altra guelfa.

1251: l’anno dell’armistizio tra Brescia e Bergamo

“Il giudice Albertano e il caso del leone azzurro” è infatti ambientato nel 1251: anno speciale per le due città unite oggi dal titolo di Capitale della cultura, che segnerà per entrambe uno spartiacque tra un prima e un dopo.

Due sono i personaggi storici che salgono alla ribalta: da una parte Lanfredo Crivelli, podestà di Brescia, dall’altra il legato pontificio Gregorio da Montelongo. Il primo, discendente di Papa Urbano III, è l’uomo sotto il cui mandato verrà siglato l’accordo di pace e che patì a suo tempo il carcere per mano dello stupor mundi, l’Imperatore Federico II. Rientrato da Parma (dove nel frattempo si è insediata una vecchia conoscenza di Albertano, quell’Emanuele Maggi che lo volle suo assessor a Genova) su mandato del pontefice Innocenzo IV, il secondo sarà invece impegnato a ricondurre i comuni più riottosi sotto l’autorità papale.

In tutto ciò il giudice-investigatore si conferma personaggio dotato di carisma, dalla naturale indole pacifica e assertiva, il più indicato insomma per indurre a una chiusura delle dispute.

Un giallo da risolvere tra Brescia e Bergamo

Ma, ça va sans dire, prima di questo traguardo così atteso nelle due città c’è da dare una risposta a una serie di fatti di sangue che si ricollegano alla gioventù dell’amico, il medico Berengario, che in questo decimo romanzo scopriamo curiosamente appassionato di poesia provenzale nonché animo romantico.

Sarà proprio una vicenda occorsa all’interno di un gruppo di sodali molti anni prima, con al centro una donna contesa e una clamorosa morte, la causa del giallo da risolvere tra Brescia e il paese orobico di Martinengo, in cui entrano in gioco anche minacciose pergamene, un crocifisso nascosto e qualche rivalità di troppo tornata a galla.

Una riuscita fusione tra storia e mistero

Tra le numerose suggestioni e gli svariati stimoli culturali che il libro suscita ci permettiamo di segnalare la società segreta dei leoni azzurri (che richiama nell’espressione lo stemma del Comune di Brescia) ma soprattutto la confermazione apostolica della piccola chiesa di S. Giulia a Paitone da parte dello stesso Innocenzo IV nella cui bolla si rinviene per la prima volta il nome di questo luogo di culto: una chicca che lo scrittore bresciano ha rintracciato durante le ricerche in occasione della stesura del volume.

Storia e mistero dunque si fondono garantendo al lettore una trama convincente, nello stile ormai apprezzato di Giustacchini: per i più appassionati di vicende dell’epoca in appendice, oltre al succinto elenco dei personaggi e dei luoghi citati nella narrazione, sono pubblicati i testi dei due atti del trattato di pace siglati a Brescia (gli altri 8 furono invece sottoscritti nel capoluogo orobico).

Un viaggio entusiasmante nel passato della nostra città e un auspicio, perché no, affinché il tema e il valore della concordia tra le genti siano sempre posti in cima alle scelte politiche di ogni tempo, come Albertano ha dimostrato con il suo encomiabile spirito di illuminato costruttore di “ponti”.


Il decimo capitolo della saga del giudice Albertano è ambientato nel 1251, anno della pace tra Bergamo e Brescia, raccontato tra storia e fiction da Enrico Giustacchini

Titolo: Il giudice Albertano e il caso del leone azzurro
Autore: Enrico Giustacchini
Editore: LiberEdizioni

Genere: Giallo / Romanzo storico
Pagine: 164
ISBN: 9791255520115

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