Premio letterario “Brescia da leggere”, edizione 2023

Premio Brescia da leggere

Il Premio “Brescia da leggere” è un premio letterario che viene assegnato, da una giuria di qualità coordinata dall’Associazione culturale Brescia si legge e sotto il patrocinio della Rassegna della MicroEditoria di Chiari, al libro pubblicato da un editore piccolo o medio nell’anno precedente all’assegnazione che meglio racconta Brescia e la sua provincia (scopri di più).


Per l’anno 2023, la giuria di qualità coordinata dall’Associazione culturale Brescia si legge ha individuato (dopo aver preso in considerazione tutti i libri riguardanti Brescia e provincia editi nel 2022, e dopo due round di valutazione) la seguente cinquina di titoli finalisti:

(I testi sono stati elencati in ordine alfabetico per cognome dell’autrice/autore)


La proclamazione del vincitore è stata fatta durante l’edizione 2023 della Rassegna della MicroEditoria di Chiari, il 4 Novembre 2023.

La giuria del Premio letterario “Brescia da leggere”, presi in considerazione tutti i romanzi e i saggi pubblicati nel 2022 riferiti a Brescia e provincia, dopo un processo di lettura e valutazione a più step, ha deciso di assegnare il premio 2023, riferito a libri edito nel 2022, a L’ombra sul colosso, di Marco Badini, edito da Todaro Editore.

Il romanzo, che rivela alla scena letteraria bresciana l’opera prima dell’autore esordiente Marco Badini, costituisce un ben costruito esempio di giallo a sfondo storico in cui l’accuratezza della ricostruzione d’ambiente si associa felicemente a una briosa conduzione narrativa. Dimostrando attenzione verso temi di interesse attuale, l’autore sceglie di raccontare un episodio del passato cittadino i cui contorni sono tuttora al centro del dibattito culturale e politico bresciano: la realizzazione di Piazza Vittoria come luogo celebrativo della nuova Brescia fascista e la connessa creazione, ad opera dello scultore Arturo Dazzi, del cosiddetto Bigio, il Colosso del titolo.

Il romanzo rievoca con vivacità i luoghi e le atmosfere della Brescia del 1932, nei giorni immediatamente precedenti l’inaugurazione della Piazza, ricostruendo con verosimiglianza e nitidezza il contesto sociale in cui si muovono i personaggi, ciascuno ben definito e caratterizzato nella sua specificità. L’opera riesce, inoltre, ad avvincere e convincere con un plot giallo credibile e ben ritmato nella successione degli avvenimenti, fra frequenti dialoghi e opportune pause descrittive, consegnando alla fantasia del lettore la figura del malinconico e tenace protagonista, il commissario Fulvio Villata, al cui carisma riesce difficile sottrarsi.


La giuria di qualità selezionata dall’associazione culturale Brescia si legge ha deciso di attribuire, nell’ambito dell’edizione 2023 del premio Brescia da leggere, anche una menzione speciale a “La fabbrica e il quartiere” di Filippo Zorzi, edito Agenzia X.

Partendo da una ricerca svolta sul campo e dallo studio e dall’analisi delle fonti e della letteratura, il saggio di Filippo Zorzi, sociologo dell’ambiente specializzato nell’analisi di fenomeni urbani e territoriali, ricostruisce il caso dello stabilimento chimico Caffaro S.p.A., responsabile della contaminazione da PCB, PCDD-PCDF, arsenico e mercurio che ha coinvolto i quartieri Fiumicello e Primo Maggio di Brescia. Di fronte a un disastro ambientale che ha pochi eguali nella storia, emerso troppo tardi grazie all’impegno di esponenti dell’associazionismo ambientalista, l’autore ripercorre la presa di coscienza, a tratti assai faticosa, di un’intera città e le difficoltà che tuttora permangano nel mettere in campo progetti di bonifica che ambiscano ad una vera rigenerazione urbanistica e sociale.

La giuria ha voluto premiare l’opera per la capacità di ricostruire, in maniera sintetica ma esaustiva, l’intricata vicenda dello stabilimento Caffaro, integrando l’analisi del disastro ambientale che ne è derivato con un’indagine sulle trasformazioni sociali e urbanistiche di una delle aree più stratificate e complesse della città. Attingendo al lavoro di ricerca e di sensibilizzazione svolto negli anni da studiosi e attivisti appartenenti a generazioni precedenti a quella dell’autore, nato nel 1990, il libro ha inoltre la capacità di parlare alle nuove generazioni spronandole a vigilare sui progetti di bonifica e, soprattutto, a non dimenticare. 

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