Trenzano e Cossirano durante la prima guerra mondiale: testimonianze fra cronaca e società nel saggio di Giovanni Quaresmini

Recensione di Piero Galli per Brescia si legge

[…] la domanda del veterano Enrico Ferrari, nato nell’anno 1841, reca la scritta in matita “annullata”. Aveva presentato la domanda “onde ottenere un sussidio mensile, che per dare alla patria rinforzo, volentieri tre dei miei figli ho dato. Dunque mi trovo a casa solo con figlio riformato prego la S.V. che non vorrà privarmi”. Accanto alla firma recava la scritta “Viva l’Italia” a conferma che, al di là di ogni difficoltà, nel suo animo, prevaleva intatto l’amor patrio.

Giovanni Quaresmini, Trenzano Cossirano nella Grande Guerra

Attingendo dagli archivi comunali e parrocchiali del territorio di Trenzano e Cossirano, oltre che dalla sua diretta esperienza nel paese, il dott. Giovanni Quaresmini con il suo “Trenzano Cossirano nella Grande Guerra” (La Compagnia della Stampa – acquista qui) ha ricostruito, in modo minuzioso e il più esaustivo possibile, le vicende locali riguardanti il primo conflitto mondiale.

Le due comunità di Cossirano e di Trenzano, divise fino al 1928 e poi riunite sotto un unico Comune, prettamente agricole, si videro strappare figli e padri di famiglia, sottratti al lavoro nei campi, per le esigenze del fronte. Dal 1914 in poi, ai sempre crescenti problemi di disagio economico, si aggiunsero le notizie dei primi morti in combattimento, poi le lettere dei prigionieri nei campi di concentramento che chiedevano pane… fino alla fine della guerra, con l’insorgere dell’esigenza di riconoscimento dei caduti e di un loro perenno ricordo: il dovere della memoria.

Uno spaccato di vita quotidiana

“Il racconto emozionante di due comunità contadine” al quale Quaresmini ha dato un taglio editoriale conciliante la lettura: brevi capitoli, con altrettanto brevi paragrafi, divisi per tema trattato e ordinati cronologicamente.

Per fare un esempio, che rende l’idea della struttura del libro: “Diversi bambini non vanno a scuola per aiutare nei lavori dei campi” è il titolo di un capitolo, a pag. 32, nel quale troviamo i paragrafi “…si assentò avendo tre fratelli al fronte…”, “…si trasferì in montagna ai primi di aprile…”, “Anche i bimbi della 1^ classe impegnati nei lavori agricoli”, fino a “Brevi considerazioni conclusive” di pag. 36.

Tutta la cultura locale vi è riportata, da quella musicale della banda locale a quella scolastica e parrocchiale, fino a quella più in linea con quanto ci aspetteremmo: politico patriottica. E tanta cronaca popolare, che ci restituisce un quadro di miseria e di vivace attivismo.

Il caporale Fermo Zani, socio del Circolo Cattolico “Concordia” di Trenzano scrive al suo amico Pietro Locatelli: “E’ una bella serata, ma di quelle poche che possiamo godere su queste alture, da molto tempo già coperte di neve. Un cielo d’un azzurro smagliante; qualche stella che comincia a spuntare; i primi bagliori lunari fanno risplendere le rocce più vicine, dalle quali di tanto in tanto una frana di neve si stacca e con un rumore infernale precipita a valle, turbando la quiete dell’accampamento. Trasportato dalla magnificenza di questo quadro, il mio pensiero corre corre… […] mi metto a sfogliare il grosso fascio di lettere che mi fanno dolce compagnia. Mi turbinano per la mente i più cari ricordi. Rammento quando giovanetto circa di 12 anni m’è stato affidato di rappresentare l’eroico Tamburino Sardo”. 

Giovanni Quaresmini, Trenzano Cossirano nella Grande Guerra

Tra le testimonianze riportate di protagonisti della vita del paese di quegli anni, figurano anche quelle di personaggi illustri, come l’aviatore Attilio Tolotti, che conobbe Gabriele D’Annunzio, o di don Girolamo Pietta, artefice della costruzione del monumento ai caduti. Opera alla quale sono dedicate più pagine di dettagliata cronaca dei lavori, comprendente il rendiconto finale delle spese.

In una lettera, scritta al corpo insegnanti di Trenzano il giorno precedente alla distribuzione del manifesto per la sottoscrizione relativa alla costruzione del Monumento per i Caduti, l’arciprete don Girolamo Pietta preannunciava che, all’indomani, “avvisi murali manifesteranno alla popolazione l’idea di innalzare un Monumento ai Caduti per la Patria. Senza attendere il pubblico appello – proseguiva la lettera di don Girolamo Pietta – io giudico bene che codesto benemerito Corpo insegnante ancor oggi faccia preghiera agli alunni delle scuole di partecipare per primi, secondo le loro piccole facoltà, alla spesa per il sacro doveroso Ricordo. Avvertiti subito della cosa, gli alunni parleranno colla loro voce infantile la prima scintilla che deve accendere il fuoco dell’entusiasmo in seno alle loro famiglie.

Giovanni Quaresmini, Trenzano Cossirano nella Grande Guerra

Alle radici di una comunità

Alla serietà e drammaticità di tanti passaggi (legati alla guerra, ma anche alle malattie, come la pellagra e la spagnola), si mescolano coloriti paragrafi che strappano mezzi sorrisi e suscitano curiosità, come: “Tre pelli di coniglio, una di gatto, otto bolli di bicicletta…”, “…prigioniero…avevamo i budelli che chiamavano polenta…”, “tornato dalla guerra diventa sacerdote”…

223 pagine ricchissime di immagini, riproduzioni di documenti, opere d’arte e fotografie, il libro è preziosa raccolta di un pezzo di storia del nostro territorio.

Opera densa, completa di tabella con l’elenco e le generalità dei caduti e corredata da indice dei nomi, è dedicata alla gente di Trenzano e di Cossirano, con introduzione del sindaco Italo Spalenza, del vicesindaco Anna Falsina e del parroco don Flavio Raineri.

L’autore, il prof. Giovanni Quaresmini, lo ha scritto anche come gesto di gratitudine per esser stato insignito della cittadinanza onoraria di Trenzano.


Titolo: Trenzano Cossirano nella Grande Guerra
Autore: Giovanni Quaresmini
Editore: La Compagnia della Stampa, 2022

Genere: Storia locale
Pagine: 224
EAN: 9788884868992

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