“Felice chi è diverso”: l’arte di saper cogliere la bellezza che ci circonda nell’ultimo romanzo di Francesco Savio

Felice chi è diverso di Francesco Savio

Letto e recensito da Rachele Anna Manzaro per Brescia si legge

Cercavo la mia visione. Che diavolo avrei fatto nella mia vita? Pedalavo e non trovavo risposta. Sarei diventato come gli altri, rinunciando alle mie aspirazioni per accettare un impiego avvilente, frustrante, senza senso?

Francesco Savio, “Felice chi è diverso”

Inizia così “Felice chi è diverso” (Fernandel, 2023 – acquista qui), il nuovo romanzo di narrativa contemporanea di Francesco Savio, autore bresciano classe 1974, che ha alle spalle altri cinque romanzi di ottima fattura, tra i quali “La sottovita” (Mondadori, 2019 – acquista qui). In questo libro, il lettore cammina insieme al protagonista e ai personaggi che si muovono attorno a lui in un microcosmo di colori, suoni e luci mai casuali.

Già la copertina, realizzata dall’illustratore Stefano Bonazzi, ben rappresenta l’intenzione dell’autore di raccontare quella felicità che solo chi è diverso può sperimentare. Proprio come recita il verso di una poesia di Sandro Penna che il protagonista continua ripetere e da cui è ripreso il titolo del romanzo: «Felice chi è diverso / Essendo egli diverso / Ma guai a chi è diverso / Essendo egli comune».

La storia di un libraio idealista

Mi alzavo alle 4,55 per andare a lavorare. Ero abbastanza contento, anche se sul treno dei pendolari raramente incontravo intellettuali. Un mattino alla stazione di Rovato era salito un ragazzo che sembrava Bob Marley. Cantava barcollando. Poi si era messo a gridare: “Non sono un cliché! Non sono un cliché!

Francesco Savio, “Felice chi è diverso”, p.9

Il protagonista del romanzo è un libraio pendolare che ogni mattina si alza alle 4:55 per andare a lavorare in un’altra città e che trova la meraviglia e lo stupore in ogni dettaglio della sua vita. È un’idealista e ama la natura, la poesia e la scrittura, ha una visione del mondo aperta e ironica e non sopporta le ingiustizie sociali. Marito e padre di famiglia, lavora con i libri e con le parole, come libraio e collaboratore di qualche editore.

I ritmi delle sue giornate sono scanditi dai viaggi in treno e in metro, dai badge passati all’entrata e all’uscita dal lavoro e dalle annesse pause caffè. I suoi quotidiani percorsi sono ricchi di incontri con quelli che lui definisce «sconosciuti obliqui», come il Bob Marley schizzato, o il «Signore» che canta modulando i toni di “Volare”. E da ognuno di questi incontri, da ogni libro venduto o richiesto in libreria, il libraio prende spunto per affrontare la sua vita di tutti i giorni.

Un singolare movimento verso la felicità

Perdevo venti secondi a causa di queste fantasticherie. Erano i tre alberi più belli di via Monteplano. Avevamo scelto quell’appartamento soprattutto perché incantati dai meravigliosi abeti che dominavano il giardino, nascondendo a dire il vero buona parte della casa, e tre mesi dopo il trasloco eravamo rimasti con due femmine giganti di Egon e Schiele a fare da spaventapasseri.

Francesco Savio, “Felice chi è diverso”, p. 11

In questo romanzo suddiviso in due parti, “Ventomoto” e “Quando ero idiota”, il protagonista legge la realtà come le pagine di un libro, offrendo una sua interpretazione della realtà senza giudicare o condannare. Semplicemente, si limita a cogliere la bellezza che ha di fronte, come la particolare forma degli abeti del suo giardino che gli ricordano la pittura di Schiele.

In un flusso di coscienza che si presenta come lungo monologo caratterizzato da dialoghi indiretti, il protagonista racconta e condivide tutti i suoi pensieri, anche quelli sulla famiglia e sulle spese che deve sostenere per mantenere una casa, mostrandosi come un essere umano con il quale il lettore può facilmente identificarsi.

Il racconto coinvolgente di una vita sospesa

Francesco Savio ha saputo creare una storia coinvolgente di vita quotidiana. Con una scrittura limpida e precisa ha creato un romanzo che si presenta come una sequenza ragionata di considerazioni, impressioni, tesi e sintesi dell’io osservante e narrante. Non mancano, inoltre, citazioni colte da libri, film, opere d’arte, attori, scrittori, artisti.

In un continuo movimento verso la felicità, lo sguardo puro e senza filtri del protagonista riflette sul vero significato della vita, dei sui suoi ritmi e dei suoi tempi. Un libro avvolgente e coinvolgente che racconta una vita sospesa che non conosce la fretta, per ricordarci quanto sia importante vivere in modo vero e autentico.

Il tutto per ricordarci che è vero: tutti vivono, ma è come si vive ogni esperienza che le rende e ci rende unici.


Titolo: Felice chi è diverso
Autrice: Francesco Savio
Editore: Fernandel

Genere: Romanzo
Pagine: 112
ISBN: 9788832207576

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