“Shiarrael. Ali delle stelle”: una ragazza di strada nella Lombardia del ‘400 nel quarto romanzo di Emma Cremaschini

“Sei selvaggia, lo sei sempre stata e mai dovrai cambiare, sei perfetta nel caos che si muove nel tuo animo.”

Shiarrael – Emma Cremaschini

Shiarrael possiede solo il suo nome. “Ali delle stelle” significa, quelle stelle che l’hanno sempre protetta e guidata nel suo cammino. Non ha un passato Shiarrael, e nemmeno un futuro. Sa solo che nel colore della sua pelle è scritta la sua origine. Vive alla giornata, o meglio, vive il singolo attimo, costantemente in fuga dal mondo, senza sapere verso cosa sta fuggendo. Non le piace pensare perché “pensare di solito significava preoccuparsi. Preoccuparsi per dove avrebbe passato la notte, per che cosa avrebbe mangiato; preoccuparsi per il cibo che mancava, per i vestiti che erano troppo logori per riscaldarla”. Fino al giorno in cui il destino (o lo zampino di un’anziana governante!) le fa incrociare gli occhi di Ubertino Clerico.

Con “Shiarrael. Ali delle stelle” (LuoghiInteriori, 2024) la giovane scrittrice bresciana Emma Cremaschini torna per la quarta volta in libreria e ci regala una storia intensa, poetica e profondamente umana. Dopo aver raccontato il dramma della guerra in opere come Ti porto con me, Memorie di un fiore di campo e Aggrappati alle nuvole, Cremaschini cambia direzione per narrare la vicenda di una giovane zingara che vive per strada e improvvisamente vede di fronte a sé una possibilità inaspettata: sognare un futuro diverso.

La vicenda inizia nel 1467. Ubertino Clerico è un letterato che gode di una certa fama sia in città che al di fuori del Ducato di Milano e la sua vita scorre tra libri e insegnamento. Vive nel suo palazzo nobiliare con la moglie Teresa, che ha sposato solo per consuetudine, ma che ignora la maggior parte del tempo. Una sera però il suo sguardo incrocia quello di Shiarrael, due occhi verdi che lo incantano e, come sotto effetto di un incantesimo, ne rimane stregato.

Quella sera la ragazza è giunta così vicino al suo palazzo in preda ad una forte febbre. È malata e ha bisogno di cure, ma non ha nessuno. È uno spirito libero, è selvaggia e con un carattere non incline al dialogo. Stare in un posto chiuso la fa sentire in catene, lei che si sente libera solo tra i vicoli della città che sono la sua casa e in cui può correre e scappare. Non sa niente del suo passato, se non che appartiene alla comunità zingara da cui ha ereditato la pelle scura e i nerissimi capelli fluenti, e che qualcuno le ha donato un ciondolo d’oro a forma di stella da cui non si è mai separata.

In questa storia però il destino ha un ruolo decisivo perché da questo incontro verranno a galla misteri mai del tutto sepolti e sarà il momento di fare i conti con il passato e di pensare per la prima volta al futuro.

Come si deduce dal titolo e anche dalla copertina, la protagonista indiscussa di questo romanzo è Shiarrael, una ragazza schiva e diffidente che ha dovuto arrangiarsi e sopravvivere per strada, animata solo dalla sua forza interiore e dalla sua astuzia e protetta da un amore che proviene direttamente dalle stelle. Il mondo l’ha costretta a crescere in fretta rubando, cercando alloggi di fortuna, a non fidarsi di nessuno, a non concedersi mai la debolezza di un sogno. Non può pensare al passato perché non le serve per procurarsi un tozzo di pane e non si è mai concessa di pensare al futuro perché deve appunto pensare alla sua sopravvivenza. Sempre sola e senza una guida, è un fiore che deve ancora sbocciare.

Fino al giorno in cui giunge anche per lei il momento di prendere consapevolezza di sé stessa, di chi vuole essere e di quale parte di lei lasciare nel passato. Di prendere cioè in mano la propria vita, il proprio destino, senza lasciare che siano gli eventi a scorrerle sempre addosso. E può fare tutto ciò non solo grazie all’amore di Uberto, ma soprattutto grazie all’incontro con due donne, Gaspara e Matilda, che potranno darle le risposte di cui ha bisogno riguardo il suo passato.

Ancora una volta Cremaschini sa creare il giusto ritmo narrativo, in grado di tenere il lettore e la lettrice incollati alle pagine. L’uso dei capitoli brevi, l’alternarsi dei piani temporali e i personaggi così ben caratterizzati sono il suo marchio di fabbrica che rendono i suoi libri così piacevoli da leggere. La scrittura è scorrevole e si nota una certa maturità e sensibilità nello scandagliare l’animo umano e le sue mille sfaccettature, con profondità e rispetto.

Un ulteriore merito dell’autrice in questo quarto romanzo è la capacità di costruire personaggi veri, pieni di contraddizioni, non totalmente buoni o cattivi, ma umani, con le loro luci e le loro ombre. Shiarrael, Uberto, Gaspara, Matilda e tutte le altre figure che recitano su questo palcoscenico hanno pregi e difetti, colpe e meriti; sono voci autentiche che dal ‘400 giungono direttamente a noi, ci parlano e ci raccontano la storia di una ragazza che da sola, o quasi, ha saputo costruire il proprio futuro.


Titolo: Shiarrael. Ali delle stelle
Autrice: Emma Cremaschini
Editore: LuoghiInteriori, 2024

Genere: Romanzo
Pagine: 395
ISBN: 9788868645588

Chiara Massini

Laureata in "Scienze della comunicazione" e in "Editoria e giornalismo" a Verona, è appassionata da sempre di lettura e scrittura. Nel 2019 ha pubblicato la sua tesi di laurea dal titolo “La fanfiction” e successivamente alcuni racconti in antologie. Ha lavorato in biblioteca, si occupa di organizzare eventi e presentazioni di libri, gestisce un gruppo di scrittura online. Sul suo comodino non possono mai mancare almeno 3 libri (di cui uno urban fantasy) e un bicchiere di succo ace.

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