Kafka e il sogno del volo: una graphic novel tra storia e poesia per ricordare la curiosità di Kafka al Circuito aereo di Montichiari

Quassù, venti metri sopra il suolo, un uomo è imprigionato in una gabbia di legno e si difende da un pericolo invisibile che si è scelto liberamente. Noi invece siamo quaggiù, ammassati come formiche, e guardiamo quest’uomo

Franz Kafka, Gli aeroplani a Brescia

Gli Aeroplani a Brescia di Franz Kafka, pubblicato nel 2025 da Compagnia della Stampa a cura di Lorenzo Gafforini e Sergio Comini, è molto più di un libro: è un affascinante progetto editoriale e un’esperienza visiva e narrativa che intreccia graphic novel, reportage fotografico e approfondimento critico. Il testo è accompagnato dalle illustrazioni e dalle fotografie di Moritz von Wolzogen e si chiude con una densa postfazione di Reiner Stach, il più autorevole biografo di Kafka, che restituisce un Kafka giovane e curioso, affascinato dai pionieri del volo e dall’atmosfera del circuito aereo di Montichiari del 1919, offrendo – tra entusiasmo per il progresso e realismo – un ritratto inedito dello scrittore praghese.

Il volume, sostenuto dalla BCC Agrobresciano e realizzato in collaborazione con l’associazione Cieli Vibranti, nasce con l’intento di restituire un’immagine insolita dello scrittore praghese: non l’autore cupo e tormentato che spesso ci viene consegnato, ma un giovane curioso, capace di stupirsi davanti ai prodigi della modernità.

Il 9 settembre 1909 Kafka, in vacanza a Riva del Garda con Max e Otto Brod, scopre su un quotidiano locale che a Montichiari, vicino a Brescia, si sta svolgendo un circuito aereo di portata internazionale. L’evento raduna i più grandi pionieri dell’aviazione, da Glenn H. Curtiss a Louis Blériot, reduce dalla storica trasvolata della Manica. Kafka non resiste alla tentazione e si mette in viaggio: vuole assistere di persona a quello spettacolo che incarna il sogno ancestrale dell’uomo, il volo.

Il reportage kafkiano, pubblicato sul giornale praghese Bohemia, racconta con entusiasmo e precisione la folla di curiosi assiepata in attesa dell’air show, la polvere, il caldo, la confusione, le macchine volanti (rumorosissime!) che gareggiavano per il Gran Premio di Brescia, pari a tre mila lire. Sono diversi i piloti presenti: l’americano Glenn H. Curtiss,  il tenente di vascello Mario Calderara ( con il suo Wright Ariel), Henry Rougier con il suo biplano Voisin, il barone padovano Leonino da Zara con un curioso monoplano (“aerocurvo”) progettato dal marchigiano Riccardo Ponzelli e altri. Ma l’attenzione di tutti è puntata su Louis Blériot, il primo uomo che osò volare sopra il mare aperto, compiendo la trasvolata della Manica nella foschia del primo mattino del 25 luglio del 1909. L’eco della sua impresa era stata enorme: Blériot ne era uscito con delle ustioni alla gamba, un premio di 1000 sterline per il compimento dell’impresa e con una fama internazionale.

Il reportage kafkiano è una testimonianza unica di questo evento, capace di restituire la fascinazione, per così dire, poetica che il progresso tecnologico esercitava sugli uomini dell’epoca.

La sfida raccolta da Gafforini e Comini è stata quella di trasformare queste pagine in una graphic novel capace di rispettarne lo spirito e insieme amplificarne la forza evocativa, a partire dal volume, già pubblicato in Germania, frutto della fantasia e della bravura di Moritz von Wolzogen, grafico e illustratore tedesco nato nel 1985.

Il risultato è sorprendente per la freschezza e il dinamismo con cui le tavole rendono il resoconto di Kafka.

I disegni, dai colori brillanti e dalle vignette ampie, non si limitano a illustrare i fatti, ma catturano emozioni e atmosfere. Brescia del 1909 rivive nei dettagli architettonici della stazione e delle vie cittadine, nella rappresentazione dei quartieri più popolari, fino al grande campo di Montichiari, teatro di imprese memorabili.

La graphic novel non dimentica i contrasti tipici della scrittura kafkiana: accanto al sogno del volo troviamo l’alloggio sudicio in cui Kafka e i suoi amici sono costretti a pernottare, il cocchiere disonesto, la folla accaldata e rumorosa. È un quadro vivido, dove la meraviglia per il futuro convive con le miserie quotidiane.

Al centro della scena resta però Louis Blériot, simbolo del coraggio e dell’innovazione. Kafka lo osserva volare con occhi rapiti: “In nessun cuore vi è posto per altri”, scrive. Una frase che oggi, trasposta in immagini, conserva intatta la sua potenza.

L’edizione italiana di Gli Aeroplani a Brescia non è solo un omaggio a Kafka, ma anche un esperimento riuscito di contaminazione tra linguaggi: letteratura, illustrazione, fotografia e saggistica. La postfazione di Reiner Stach, intitolata Franz Kafka e i piloti, completa il quadro, raccontando il fascino che le macchine volanti esercitarono sullo scrittore e sulla sua generazione.

Stampato su carta FSC, il volume si distingue per cura editoriale e qualità grafica, frutto di una collaborazione che ricorda quanto la cultura sia, sempre, un bene da condividere.


Titolo: Franz Kafka – Gli aeroplani a Brescia. Un reportage grafico di Moritz von Wolzogen
Curatori: Lorenzo Gafforini e Sergio Comini
Editore: Compagnia della Stampa 2025

Genere: graphic novel
Pagine: 48
ISBN: 979-12-5671-022-5

Silvia Lorenzini

Bresciana, laureata in Lettere Classiche presso l'Università di Pavia. Ha trascorso anni a girovagare fra la Germania e l'Inghilterra per ragioni di studio, di lavoro e di amore. Dal 2005 insegna Italiano e Latino in uno dei licei cittadini. Appassionata di storia locale, adora la montagna, la musica, i libri e non saprebbe vivere se le mancasse anche solo una di queste tre cose.

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