Ambra, Maicol, Eric Clapton e i Trenta denari: è “Amsterdam Blues”, l’ultima avvincente storia dello scrittore-musicista Federico Montuschi

Letto e recensito da Chiara Massini per Brescia si legge
“I Trenta denari seguivano il cielo, Davide, Pablo, Leyla, Maicol,
cacciavano un sogno dipinto di note,
viaggiando in un camper ad Amsterdam blues(…) hai mai provato a stare lassù
sapendo che il blues non ha mai lieto fine”“Amsterdam Blues” canzone originale di Federico Montuschi
In un’autunnale giornata di pioggia, Ambra Diamante ritrova tra le carte della madre, scrittrice recentemente scomparsa in modo tragico, un manoscritto che inizia a leggere e in cui si immerge profondamente. È la storia di un gruppo di ragazzi, la band dei “Trenta denari”, e di un avvincente viaggio che si colora progressivamente di tinte noir. E che inevitabilmente si intreccia alla sua vita.
Questi gli ingredienti del nuovo romanzo dello scrittore e musicista Federico Montuschi “Amsterdam Blues” (PAB Editore, 2024), che già dalla copertina promette di parlare di musica, di viaggi e di noir. Montuschi è un ingegnere con la passione del calcio, già autore di “8:08”, “Due. Dispari” e “Quasi Noir” con cui è arrivato al 3° posto nella classifica ebook del Corriere della Sera.
Un romanzo on the road dalle tinte noir
Anni ’90. Maicol è un giovane studente universitario e musicista che passa il tempo libero tra la sala prove e il palco in compagnia della sua band, i “Trenta denari”, composta da Leyla, Pablo e Davide. Li unisce la musica, la passione per il blues e una forte amicizia, nonostante la differenza d’età. È proprio la musica che dà il via a questa avventura di cui saranno protagonisti, si potrebbe dire un’occasione più unica che rara che capita tra le mani ai ragazzi: un contest per band emergenti ad Amsterdam.
Dal paesino nel nord d’Italia in cui vivono (non viene esplicitato, ma la storia inizia nella provincia di Brescia), i quattro ragazzi partono alla volta dell’Olanda a bordo di un furgoncino, pieni di adrenalina ed entusiasmo, senza sapere che questo viaggio li cambierà per sempre.
Ad animare le notti di Maicol, cioè di colui che ci racconta la storia in prima persona, sono dei sogni particolari con protagonista il cantautore e chitarrista Eric Clapton, suo idolo personale, che sembra mandare al ragazzo dei segnali, colti purtroppo troppo tardi. Una sorta di spirito guida burlone.
Questo viaggio, iniziato come un’esperienza spensierata e divertente, viene però interrotto dall’entrata in scena di un personaggio chiave, Morderi, padre di Pablo e scrittore in crisi di creatività. Già il suo nome (“murder” in inglese significa “omicidio”) dovrebbe darci l’idea dei momenti tragici a cui stiamo per andare in contro. Da qui in poi il viaggio non sarà più sinonimo di libertà, ma si riempirà di incubi che ti prendono alla gola e di misteri nascosti nell’ombra, rendendolo anche un percorso di cambiamento interiore.
La figura dello scrittore maledetto compare quindi due volte all’interno di questo libro: la madre di Ambra Diamante e il padre di Pablo, due figure che vengono schiacciate dal peso della loro passione, alla costante ricerca di un’ispirazione e di una realtà tragica da mettere in scena.
Il blues non ha mai lieto fine
Il libro di Montuschi, nato in seguito a un reale viaggio ad Amsterdam dell’autore con un gruppo di amici musicisti, ha ispirato anche una canzone, “Amsterdam blues” appunto, che racchiude lo spirito e le sonorità del romanzo.
Montuschi ha saputo costruire una trama avvincente, con un ritmo incalzante, anche grazie all’alternarsi dei piani narrativi, che ti prende e ti porta all’epilogo inatteso. Il nero, che arriva progressivamente, esplode in tutta la sua intensità sul finale, come nei migliori noir e nelle migliori ballate blues. Perché, come ricorda l’autore tra le pagine, il blues non ha mai un lieto fine.
RIVEDI LA BREVE PUNTATA DI BRESCIA TRA LE RIGHE IN CUI ABBIAMO INTERVISTATO FEDERICO MONTUSCHI

Titolo: Amsterdam Blues
Autore: Federico Montuschi
Editore: PAB Editore, 2024
Genere: Noir
Pagine: 214
ISBN: 9791281949492
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