“La cagna”: una storia di vendetta al femminile che trascina il lettore in un abisso di rabbia e violenza

Letto e recensito da Katiuscia Rigogliosi per Brescia si legge

Era immersa nel buio, senza nemmeno capire in che posizione si trovasse. Non riusciva a intuire dove fosse il pavimento, o il soffitto, non capiva nemmeno se fosse in una stanza, in fondo al mare o sulla vetta di una montagna, per quello che ne sapeva poteva trovarsi addirittura nel cuore nero dell’universo, fluttuando. Con il cuore che iniziava a aumentare i battiti, prese a gettare lo sguardo in ogni direzione, preda del panico che infido le scorreva nelle vene, scorgendo null’altro che buio, un buio talmente profondo da farle dubitare persino di essere viva.

“La cagna”, Mattia Cuelli, p. 22

Un romanzo che è un pugno allo stomaco per il tema trattato, per la rabbia di cui sono intrise le pagine che il lettore si trova a dover affrontare, per un titolo offensivo ma necessario. Un romanzo dove la protagonista, l’appuntato Andrea Negri, non è solo una donna distrutta da una brutale violenza subita, ma è anche, e forse soprattutto, la rappresentazione della voglia di riscatto e di rivalsa che cova dentro ogni donna e che assume, in quest’opera di finzione, la forma più estrema e cruda: quella della vendetta.

Mattia Cuelli, autore lenese residente a Montichiari, classe 1976, nella sua opera “La cagna” (Booktribu 2023, riedizione rivista e riadattata della stessa opera del 2017 – acquista qui) porta al centro della scena l’istinto di una donna ferita, raccontandolo nella sua accezione più disturbante e dando voce – in un certo qual modo – alle pulsioni che possono albergare in chiunque si trovi nella condizione drammatica di sopravvivere a un’inaudita violenza. Costruendo e raccontando un universo violento, in cui una brutale violenza di genere innesca una crudele vendetta.

Un profondo abisso di indicibile violenza

Andrea Negri, appuntata dei carabinieri, è in servizio notturno con il collega Marco Conti: normale giro di routine, sopralluoghi in qualche fabbrica abbandonata alla ricerca di qualche spacciatore. Ma il destino ha scelto altro per loro.

Arriva la segnalazione via radio di controllare una struttura abbandonata. All’interno, Negri e Conti troveranno persone, vedranno cose, sentiranno voci che non avrebbero dovuto trovare, vedere, sentire.

Il brigadiere Conti viene ucciso a sangue freddo. L’appuntata Negri viene invece violentata, seviziata, torturata, picchiata, ridotta in fin di vita. Trasformata nel fantasma di se stessa. Insultata e additata con nomignoli irripetibili, per i suoi carnefici in quelle ore sarà solamente la cagna, colei che dovrà soddisfare ogni loro voglia.

Andrea si risveglierà in ospedale, viva ma a pezzi dentro, nel cuore, nell’anima. Farà credere a tutti di essersi messa alle spalle quei momenti, di non ricordare nulla, di non sapere. In realtà preparerà la sua tremenda vendetta.

Senza potersi fidare fino in fondo di nessuno, né dei suoi colleghi né di sé stessa.

Femminicidio e violenza sulle donne

Agli occhi del semplice lettore la protagonista indiscussa di questa vicenda è Andrea Negri, una donna tutta d’un pezzo che decide di vendicare con le proprie mani il torto subito.

Agli occhi del lettore più attento la vera protagonista è però la rabbia, la sete di vendetta, la voglia di rivalsa sull’uomo violento.

In un periodo in cui i femminicidi sono all’ordine del giorno; in cui le ragazze vengono importunate per strada, sui luoghi di lavoro, in casa; in cui le donne che denunciano aumentano ma non sono mai abbastanza, per colpa di una legislatura complessa, per la paura di essere additate come poco di buono, per il timore di essere poi declassate nella scala sociale della vita; in un periodo in cui tutto questo avviene alla luce del sole senza che nessuno possa – o voglia? – fare nulla di più che un servizio al telegiornale, un romanzo come “La cagna” riesce a dar voce a tutti quei sentimenti che ogni donna, ogni bambina, ogni ragazza violentata e picchiata può covare dentro.

L’autore Mattia Cuelli, con uno stile semplice ma diretto – nonché nettamente migliorato rispetto a quello dell’opera precedente – riesce veramente a rendere reale la vendetta – che non è mai cosa buona e giusta, ma che fa parte dello spettro di pulsioni umane – e, contemporaneamente, a rendere omaggio a tutte le donne, nel mondo, vittime di violenza.


Titolo: La cagna
Autore: Mattia Cuelli
Editore: BookTribu, 2023

Genere: Romanzo, thriller
Pagine: 286
ISBN: 9791281407565

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Katiu Rigogliosi

Diplomata alla scuola d'Arte al corso di operatrice d'arredamento, nella vita si occupa di progettazione di interni, realizzando meravigliose SPA in giro per il mondo. Nata a Milano, cresciuta tra Piacenza e Bergamo, maturata sotto la mole di Torino, risiede oggi nella provincia al di là del fiume Oglio. Legge da quando ha memoria e non disdegna nessun genere, anche se le si illuminano gli occhi quando si tratta di sparatorie, uccisioni ed indagini. Gestisce un gruppo di Staffette Letterarie su Facebook, perché crede che la lettura condivisa in ogni parte d'Italia sia la cosa migliore che possa esistere.

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