“Se bastasse l’amore”: una storia vera di anoressia e speranza nel libro-denuncia di Arianna Gnutti
Letto e recensito da Francesca Cocchi per Brescia si legge
Secondo i dati dell’Osservatorio ISTAT e ABA del 2023, in Italia oltre 3 milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Nel 70% dei casi si tratta di preadolescenti e adolescenti. In seguito alla pandemia di Covid-19 si è reso, infatti, ancor più evidente l’abbassamento dell’età media di insorgenza di queste patologie che iniziano a manifestarsi già prima dei dieci anni, con una maggiore incidenza sulle ragazze.
L’anoressia è oggi la seconda causa di morte nei giovani dopo gli incidenti stradali, ma se individuata tempestivamente, può essere curata come testimonia la storia a lieto fine di Maria Beatrice, raccontata da sua madre Arianna Gnutti in “Se bastasse l’amore. Una storia vera di anoressia e speranza” (Piemme, 2024).
Nel memoir già vincitore del Premio letterario “Angelo Zanibelli – La parola che cura” per la sezione inediti, la docente dell’Università degli Studi di Brescia racconta la lotta della figlia contro l’anoressia nervosa che quando aveva tredici anni ha iniziato a divorare la sua mente e il suo corpo.
Un calvario tra strutture ospedaliere impreparate
«Com’era stato possibile che Maria Beatrice, da bimba gioiosa, spensierata e, soprattutto, molto amata, si trovasse ora, per anoressia nervosa, in bilico tra la vita e la morte?»
Se bastasse l’amore di Arianna Gnutti, p.9
Maria Beatrice è sempre stata una bambina solare e piena di vita, ma con l’inizio delle scuole medie inizia a essere vittima di crudeli episodi di bullismo che la portano a isolarsi e a sviluppare una crescente ossessione per il cibo e per il proprio peso.
La madre Arianna si accorge della magrezza sempre più preoccupante della figlia, ma questa inquietudine è additata dalle amiche e dal marito come un’inutile esagerazione. Fino a quando Maria Beatrice arriva a pesare 31 chili e, con un cuore affaticato e un versamento pericardico, è ricoverata in Rianimazione Pediatrica all’Ospedale Civile di Brescia in bilico tra la vita e la morte.
È l’inizio di un lungo calvario tra diverse strutture ospedaliere prive di risorse e di professionalità che possano realmente aiutare Maria Beatrice a guarire dall’anoressia nervosa. Dall’inferno della Neuropsichiatria Infantile di Brescia, dove i disturbi alimentari sono trattati alla pari di tutte le altre malattie mentali, Arianna e Maria Beatrice si spostano al Niguarda di Milano, dove nessuno sembra accorgersi del continuo calo di peso della bambina.
Spinta dalla determinazione con cui la figlia lotta contro il mostro dentro la sua testa, Arianna sceglie di rivolgersi al dottor Mendolicchio che nel suo reparto di Riabilitazione dei Disturbi Alimentari e della Nutrizione dell’Auxologico di Piancavallo aiuterà Maria Beatrice a guarire.
Un libro per denunciare lo stigma sociale e l’ignoranza
«Volevo a tutti i costi che la ricoverassero. Non era più gestibile. Non potevo sostituirmi ai medici. L’amore per lei non era sufficiente per curarla. Avevo l’amore, ma non le competenze. Mia figlia doveva essere in un ospedale, era un suo diritto. Era assolutamente necessario. Eppure, la risposta era sempre la stessa: non c’era posto».
Se bastasse l’amore di Arianna Gnutti, p.69
“Se bastasse l’amore” è la storia di una figlia che guarisce da un disturbo alimentare, ma anche la storia di una madre che si scontra con la mancanza di informazione e di prevenzione sui disturbi alimentari.
Arianna riconosce il privilegio di risiedere nel Nord Italia, dove si trova la maggior parte delle strutture dedicate a chi soffre di anoressia, di aver potuto ricevere i consigli di professionisti qualificati e di aver avuto il supporto non scontato delle numerose amiche, della madre e della figlia minore Adelaide. Si sente una privilegiata perché Maria Beatrice è guarita, mentre altre ragazze e altri ragazzi continuano a morire di anoressia anche a causa dell’incapacità del Sistema Sanitario Nazionale.
In questo libro intimo e personale, «approvato lettera dopo lettera, parola per parola, riga per riga, da Maria Beatrice», Arianna si rivela una donna coraggiosa non solo nell’esperienza da lei vissuta, ma anche nel denunciare lo stigma sociale e l’ignoranza che ancora si legano ai disturbi dell’alimentazione.
Titolo: Se bastasse l’amore. Una storia vera di anoressia e speranza
Autrice: Arianna Gnutti
Editore: Piemme
Anno: 2024
Genere: Memoir
Pagine: 320
ISBN: 9788856695052
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