Quella volta in cui camminammo sul lago d’Iseo. Christo, “The Floating Piers” e noi

Recensione di Andrea Franzoni per www.BresciaSiLegge.it

Tutte le mie opere d’arte sono inutili, ed esistono solo perché a me e a Jean Claude piaceva l’idea di farle

Christo Vladimirov Javacheff

Un marziano piombato da New York in un posto “totalmente diverso, incredibile”, per realizzare (“su uno sfondo degno della Gioconda”) un sogno che dal 1970 aleggiava nella sua mente alla ricerca di un luogo in cui potersi realizzare. Ma anche una comunità curiosa, lusingata, ambiziosa, affascinata dalla possibilità di ritrovarsi improvvisamente al centro della scena internazionale e desiderosa di trasformare qualcosa di totalmente “inutile” in un’occasione di riscatto (o anche solo di esser vista e di toccare con mano).

La star della Land Art internazionale Christo e la comunità che fa da sfondo alla realizzazione dell’opera-evento “The Floating Piers” sono i co-protagonisti di “Christo – Walking on Water”, documentario internazionale del 2018 diretto dal regista Andrey Paounov.

Un reportage accurato e visivamente suggestivo, che racconta la realizzazione dell’opera mettendo in luce la passione artigiana e l’attenzione alla concretezza ed alla materialità alla base dell’intera opera dell’artista. Passione cui fa però da contraltare l’enorme apparato necessario per rendere la sua visione concreta: dagli estenuanti tavoli tecnici alla cucitura dei drappi, dall’allestimento dei pontili all’ancoraggio delle stoffe (nonostante una pioggia torrenziale) fino alla vendita delle 40 opere originali che hanno finanziato il progetto e alle cene di gala.

Ne emerge l’idea di un’opera ciclopica ed eroica resa possibile dalla visione e dal carisma di un uomo, ma realizzata grazie al sostegno e della tenacia di un’intera comunità che si è affidata e mobilitata accettando di sfidare l’ovvio e le forze della natura.

Una comunità dalla potenza a sua volta incontenibile, pronta infine a riversarsi come una forza della natura sulle passerelle ricoprendole con un flusso ininterrotto e brutale di persone. Una “follia totale” (con tanto di bambini smarriti come nei peggiori parchi divertimenti) che stravolge il clima e l’idea originaria mettendo a repentaglio la prosecuzione del progetto e trasformando quest’opera d’arte vivente in qualcosa di ancora più inimmaginabile.

Una vetta irripetibile che, vista con il senno del poi, appare forse ancora più assurda di quello che sembrò all’epoca. Incredibile, nonostante sia realmente accaduta.


Christo walking on water di Andrey Paounov.

Docu-film.

USA-Italia 2018. 100’.

Andrea Franzoni

Nato negli anni ’80, vive in equilibrio tra Brescia e Milano. Sociologo di formazione ed attivista per necessità, lavora in una multinazionale del marketing e della comunicazione continuando a coltivare parallelamente la sua passione per le storie ed il desiderio velleitario di contribuire a rendere la città natale un po' più aperta e consapevole. Prima di fondare "Brescia si legge", ha pubblicato un romanzo distopico (Educazione Padana, 2018) e una raccolta di racconti ('I forestieri e l'anima della città. Storie di migranti a Brescia nella seconda metà dell'800', 2019).

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