Un bresciano nei campi di prigionia australiani: Fabrizio Senici tra Storia e vicende familiari

Recensione a cura di Antonio Scaglia per Brescia si legge

“Tutto qui? si sorprese a parlare ad alta voce. “Si, tutto qui”.

Fabrizio Senici, “P.O.W. n 46884 – Prisoner of War”

Negli ultimi tempi, i rapporti tra Alfredo ed il fratello maggiore Carlo si sono allentati. Il centesimo anniversario della nascita del padre Gianni è tuttavia l’occasione per riunirsi e per ammettere che di lui e della sua vita precedente al matrimonio entrambi sanno pochissimo, soprattutto della sua esperienza di prigioniero di guerra.

Nel gennaio del 1941, Gianni fu infatti catturato dagli Inglesi a Tobruk, in Libia, e trasferito prima in Egitto e poi in Australia, dalla quale tornò in Italia, nel suo paese in provincia di Brescia, nel 1947, due anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Di quella prigionia durata 6 anni, non resta nessun racconto: solo una scatola che conteneva degli oggetti di quel periodo, qualche cartolina, un paio di piccoli vocabolari ed altre minuzie, con le quali Carlo giocava da bambino.

“P.O.W. n 46884 – Prisoner of War”, il romanzo di Fabrizio Senici pubblicato da New Press (acquista qui), è il racconto romanzato di un viaggio fatto nel tentativo di ricostruire questi sei anni di vita dimenticati: un libro che parte da Brescia per ricostruire una vicenda dimenticata della nostra storia nazionale, ma anche la storia dello struggimento di un figlio e della sua volontà di rendere un omaggio postumo al padre.

Un bresciano nei campi di prigionia australiani

“Il viaggio era iniziato e l’ansia alla bocca dello stomaco era aumentata”

Fabrizio Senici, “P.O.W. n 46884 – Prisoner of War”

Il tentativo di Alfredo di ricostruire la storia di quei 6 anni comincia da una meticolosa ricerca di informazioni sulle vicende militari e personali dei soldati coinvolti nella guerra in Nordafrica. Navigando online, Alfredo si imbatte nei diari che alcuni di questi militari hanno scritto durante la prigionia e quindi trova il sito ufficiale che il governo australiano ha realizzato proprio sui campi di prigionia presenti nel suo territorio.

La scoperta di questo archivio (se volete fare le vostre ricerche, l’indirizzo giusto è questo) permette a Alfredo non solo di ricostruire le vicende di suo padre ma lo spinge addirittura a recarsi in Australia per vedere i luoghi dove Gianni trascorse un periodo della vita che oggi di solito è dedicato agli studi, alla ricerca di un lavoro e di una famiglia ma che 80 anni fa, per molti, poteva coincidere con la guerra e la prigionia.

Tra il 1941 e il 1945, infatti, l’Australia ricevette in custodia 18 420 prigionieri di guerra italiani: la maggior parte di essi proveniva dai campi britannici in India, ed era stato catturato durante le azioni belliche nell’Africa settentrionale. Tra questi, anche un uomo originario di Concesio che sarebbe poi diventato il padre dell’autore del libro.

P.O.W 48664

Lo strano codice sopra riportato e che dà il titolo al libro di Fabrizio Senici è il numero di matricola che nei campi di prigionia inglesi si dava ai soldati nemici catturati in battaglia. P.O.W. significa infatti “prigioniero di guerra”, mentre il numero 48664 fu quello assegnato a Giovanni Senici, nato a Concesio, catturato il 22 gennaio 1941 in Libia e rimpatriato alla volta di Napoli il 10 gennaio 1947.

Il merito principale di questo libro è l’avere unito informazioni storiche ricavate anche dai diari dei prigionieri, ipotesi su come il padre dovette vivere quegli anni e vicende personali, anche di fantasia. E queste precisazioni sono riportate, infatti, al termine del volume. Tale combinazione si riflette nella struttura del romanzo, che alterna capitoli di natura storica e capitoli più personali. Ma la presenza di queste invenzioni, verosimili e che qui non si svelano, rende la storia davvero avvincente e non sovrasta il motivo di fondo del racconto, che è un omaggio verso il proprio padre.

Il romanzo di Fabrizio Senici è quindi un libro che ha una duplice valenza. Da un lato la ricostruzione, in generale, della vicenda dei prigionieri di guerra italiani, della quale si parla solo da pochi anni, come se in passato fosse stata ritenuta una vergogna nazionale. Dall’altro, il racconto dello struggimento per non aver posto certe domande in tempo o per non avere avuto le necessarie risposte dal proprio padre.


Titolo: P.O.W. № 48664 – Prisoner of war
Autore: Fabrizio Senici
EditoreNew Press, 2019

Genere: Narrativa
Pagine: 168
Isbn: 9788893560764

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