“Il primo uccisore”: il placido lago d’Iseo fa da sfondo all’esordio thriller di Gianstefano Foresti

Recensione di Katiu Rigogliosi per Brescia si legge

“Un cadavere? Un omicidio a Pilzone?” 

L’incredulità di Santacroce era reale. Mai si sarebbe aspettato di ricevere una notizia simile in un paesello tranquillo sulle sponde del lago meno conosciuto del Nord Italia, dove non succedeva mai nulla di così drammatico.

Il primo uccisore, Gianstefano Foresti, pagina 19

Il lago d’Iseo, nell’immaginario collettivo, è una culla docile e pacifica dove poter andare a rilassare i propri sensi, lontano dalla frenesia della città, immersi nel silenzio lacustre. Ma è proprio qui, in questo angolo di terra a cavallo tra due province (quella di Bergamo e quella di Brescia) che l’autore Gianstefano Foresti ambienta il suo romanzo d’esordio, “Il primo uccisore” (edito da Edizioni Effetto, 2022 – acquista qui).

Un giallo che non è solamente un susseguirsi di indagini e ritrovamenti, ma anzi è un insieme di generi a volte talmente diversi tra loro da riuscire ad amalgamarsi alla perfezione. Se avete amato film come “Matrix”, “Inception” o “Predestination”, allora questo romanzo fa per voi: thriller, fantascienza, salti temporali e informatica avanzata sono solo alcuni degli aspetti che, sfogliando le quasi 400 pagine, vi si presenteranno davanti agli occhi.

Un omicidio d’altri tempi

Filippo Santacroce è un ispettore capo che da Roma si è trasferito nella provincia bresciana per sfuggire ai propri demoni. In un luogo all’apparenza tranquillo, il suo primo caso riguarderà invece un omicidio senza senso: il corpo di un ricercato internazionale viene ritrovato all’interno di un vecchio deposito usato ai tempi dell’installazione Floating Piers di Christo. 

Non è tanto il rinvenimento a lasciare interdetti gli agenti giunti sul posto, quanto il contorno: la posizione innaturale del cadavere, il gioco di luci attorno, il luogo isolato e abbandonato e, soprattutto, il grandissimo e coloratissimo tatuaggio – fresco di incisione – che ricopre la schiena del soggetto.

Sarà proprio indagando sui colori, sugli elementi ritratti, sul significato nascosto che alcuni disegni possono rappresentare che Santacroce si ritroverà costretto a collaborare con alcuni rappresentanti dell’Interpol, da tempo sulle tracce di un pericoloso serial killer.

Ma la soluzione non è così facile come sembra, e non è nemmeno così immediata come molti sospettano. Bisogna andare indietro nel tempo, esattamente al Natale del 1740, per riuscire a capire e per risolvere il caso.

I riferimenti reali all’interno del romanzo

Questa è opera di Andrea Lanzi, un tatuatore italiano che ha il suo studio non molto lontano da qui. E’ un artista molto prolifico e famoso in tutto il mondo proprio per il suo caratteristico tratto colorato ed espressivo.

Il primo uccisore, Gianstefano Foresti, pagina 163

Se si osserva per bene la copertina de “Il primo uccisore”, si vedrà non solo il cadavere posto al centro dell’indagine ma, soprattutto, il grande disegno colorato che ricopre gran parte della sua schiena. Il disegno protagonista della copertina – e di tutto il romanzo – è opera proprio di Andrea Lanzi, tatuatore professionista famoso in tutto il mondo, titolare di uno studio a Milano e di uno ad Orzinuovi, nel bresciano

La sua collaborazione con l’autore Gianstefano Foresti è stata fondamentale, sia per quanto riguarda la realizzazione della copertina sia, in maniera molto più incisiva, sulla consulenza fornita sul mondo dei tatuaggi, dei tatuatori e degli appassionati di questo mondo particolare.

Molteplici sono anche le citazioni musicali all’interno della storia, soprattutto di genere heavy metal, e le menzioni di alcuni videogiochi, usati dal protagonista come valvola di sfogo durante le indagini.

Un autore bergamasco per una storia tutta bresciana

Gianstefano Foresti, originario di Sarnico, dopo aver girato il mondo per lavoro è diventato Direttore Commerciale di una grande azienda. 

“Il primo uccisore” è il suo debutto letterario, col quale riesce a imbrigliare in maniera superba diverse ambientazioni in un’unica avvincente trama.


Titolo: Il primo uccisore
Autore: Gianstefano Foresti
Editore: Edizioni Effetto, 2022

Genere: Narrativa
Pagine: 400
ISBN: 9788832195477

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Katiu Rigogliosi

Diplomata alla scuola d'Arte al corso di operatrice d'arredamento, nella vita si occupa di progettazione di interni, realizzando meravigliose SPA in giro per il mondo. Nata a Milano, cresciuta tra Piacenza e Bergamo, maturata sotto la mole di Torino, risiede oggi nella provincia al di là del fiume Oglio. Legge da quando ha memoria e non disdegna nessun genere, anche se le si illuminano gli occhi quando si tratta di sparatorie, uccisioni ed indagini. Gestisce un gruppo di Staffette Letterarie su Facebook, perché crede che la lettura condivisa in ogni parte d'Italia sia la cosa migliore che possa esistere.

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