“L’inganno della mantide”: sette storie tra il noir e il grottesco nella nuova raccolta di racconti firmati da Francesca Romano

Recensione di Rachele Anna Manzaro per Brescia si legge

La mantide orchidea è un insetto che riprende forme e colori di varie specie di orchidea: un travestimento efficace, che risulta tanto allettante quanto letale per le vittime che ne vengono attratte e che trovano la morte tra le sue spire. E tingendosi ora di giallo, ora di noir, a tratti grottesco: un sottile gioco di finzione, il bluff di una partita a poker tra scrittore e lettore.

Francesca Romano, L’inganno della mantide

Sette sorprendenti storie a sfondo noir, eclettiche e a tratti paradossali, che come dei piccoli thriller lasciano il lettore col fiato sospeso. “L’inganno della mantide” (Calibano, 2022 – acquista qui) è una raccolta di racconti che portano la firma della bresciana Francesca Romano, già autrice di precedenti pubblicazioni in diverse antologie, e che solo in apparenza sono scollegati tra di loro. 

Ambientati nella vasta provincia di Brescia, in primis nella zona lacustre del Garda, le storie ruotano infatti attorno a un unico filo conduttore che il lettore tocca immediatamente con mano, cioè al tema dell’inganno (a cui allude già il riferimento, contenuto nel titolo, alla mantide orchidea, che si mimetizza abilmente per catturare la preda).

Un’antologia irriverente dal messaggio profondo

Si tratta di un’antologia breve di 70 pagine, scritte in modo fluido, ironico, irriverente e profondo. Una narrazione avvincente caratterizzata da un ritmo via via crescente che conduce il lettore ad amare riflessioni.

Dalla prima all’ultima pagina si assiste a un continuo colpo di scena. L’autrice, poi, riesce a dipanare con tono spigliato gli intrecci che coinvolgono i vari personaggi, alle prese con il leitmotiv di tutti i suoi racconti: i tranelli di cui sono capaci gli esseri umani.

Passando in rassegna i racconti, si nota come in ognuno di essi si nasconda un mistero, ciascuno dei quali porta a intime considerazioni e, in certi casi, anche a commuoversi: come per esempio è capitato a me leggendo il primo dal titolo “Origami”.

La gente di solito mi evita, e qualche volta mi maltratta; probabilmente è per il mio aspetto: dopo anni di solitudine, sono malridotto. Così me ne sto in disparte, accartocciato in me stesso ai margini delle strade, sognando le acque del mare limpido e azzurro.

Francesca Romano, L’inganno della mantide, p. 7

Anche altri racconti sono scritti con tocco struggente e allo stesso tempo ingannevole. Come una mantide, per l’appunto.

Ogni giorno ti vedevo passeggiare lungo la strada, ti specchiavi nella vetrina della mia lavanderia, senza notarmi, e t’incamminavi verso la pasticceria.

Francesca Romano, L’inganno della mantide, p.44

La voce della moglie lo risvegliò dai tristi ricordi. Prese in braccio i suoi bimbi, stringendoli forte. Li avrebbe protetti dalle ingiustizie del mondo a costo della vita, perché questo fanno i genitori: i figli hanno diritto all’amore e alla protezione assoluta.

Francesca Romano, L’inganno della mantide, p. 72

Quelli soprariportati sono solo tre stralci delle sette storie di Francesca Romano. Le parole ben calibrate e inserite al posto giusto nelle vicende dei protagonisti lasciano altresì un forte desiderio di soffermarsi sulla bellezza e sulla profondità che ben sanno evocare.

Un libro ben scritto, personaggi talvolta ambigui come si addice ad un thriller come si deve. Lo scorrere degli eventi in ogni racconto è ben strutturato e intrigante.

Una raccolta da leggere per intero se si ha voglia di  qualcosa di nuovo e di interessante. Un libro che decisamente cattura e coinvolge il lettore incuriosito.


Titolo: L’inganno della mantide
Autrice: Francesca Romano
Editore: Calibano, 2022

Genere: Racconti
Pagine: 74
ISBN: 9791280224668

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