“Delitto in maschera”: il giudice Albertano festeggia dieci anni di indagini con un romanzo illustrato

La nuova indagine del giudice Albertano, l’undicesima della serie, riserva una sorpresa fin dalla forma: per la prima volta, infatti, il fortunato personaggio nato dalla penna di Enrico Giustacchini è protagonista di un romanzo illustrato. Dopo dieci volumi pubblicati con cadenza annuale da Liberedizioni, in “Delitto in maschera” i testi dell’autore gavardese si affiancano infatti alle tavole di Michele Avigo, disegnatore e fumettista gardesano, chiamato a dare un volto ai personaggi della serie e a raffigurare la Brescia del XIII secolo.

“Delitto in maschera. Un’indagine del giudice Albertano” di Enrico Giustacchini e Michele Avigo, pp. 7

L’illustrazione di copertina, citando “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman, introduce in maniera suggestiva ai temi del racconto che, per l’occasione, riprende la trama del volume d’esordio pubblicato nel 2014: “Il giudice Albertano e il caso della fanciulla che sembrava in croce”. I testi di Giustacchini, riadattati alle esigenze del nuovo medium, si alternano ai disegni di Avigo. Le sessanta tavole seguono l’azione senza trascurare la cura filologica per i dettagli, dalla foggia degli abiti all’aspetto degli oggetti di uso quotidiano. Il risultato è una lettura godibile che, come per tutti i romanzi della serie, coinvolge per la costruzione sapiente della trama, mentre le atmosfere di un Medioevo sempre ben documentato e lontano dagli stereotipi sono rese ancora più vivide dalle illustrazioni.

“Delitto in maschera. Un’indagine del giudice Albertano” di Enrico Giustacchini e Michele Avigo, pp. 4

Albertano da Brescia è un personaggio storico realmente esistito. Nella prima metà XIII secolo, operò come magistrato nel “collegio dei causidici” della città. Fu anche diplomatico e uomo di cultura. Il suo pensiero si rifaceva al movimento francescano che, all’epoca, iniziava a dar voce alle istanze di rinnovamento all’interno della Chiesa. La sua opera più famosa, il trattato morale dal titolo “Liber consolationis et consilii”, venne tradotta in varie lingue, ispirando Geoffrey Chaucer per uno dei “Racconti di Canterbury” intitolato “Il Racconto di Melibeo”. Proprio dalla novella dell’autore inglese prende spunto il primo dei romanzi che Enrico Giustacchini ha dedicato alla figura di Albertano, immaginandolo alle prese con un delitto avvenuto nel 1238 nel castrum di Gavardo dove il giudice fu inviato in qualità di capitano di guarnigione dal Comune di Brescia, durante d’assedio dell’imperatore Federico II.

I romanzi della serie seguono il canone del giallo classico deduttivo. Albertano è un uomo che non s’accontenta delle apparenze e, di fronte ai pregiudizi, si fa sempre guidare dalla ragione. Le sue avventure costringono a rivedere molti dei luoghi comuni più in voga sul Medioevo. Non un’epoca buia e monocorde, ma piuttosto un periodo storico lungo e complesso, in cui l’umanità ha sviluppato una visione del mondo più sfaccettata di quanto non si possa pensare limitandosi, per l’appunto, alle apparenze.

Nella vicenda al centro di “Delitto in maschera”, i conflitti umani si intrecciano alla filosofia, all’arte e alla religione. Dipanandone l’intrico, Albertano e l’amico medico Berengario che lo accompagna in ogni avventura, oltre a smascherare i colpevoli, svelano molto della mentalità dell’epoca.

“Delitto in maschera. Un’indagine del giudice Albertano” di Enrico Giustacchini e Michele Avigo, pp. 46

Il volume è stampato in grande formato per dare il giusto risalto alle illustrazioni di Michele Avigo. L’autore, originario di Desenzano del Garda, oltre all’attività giornalistica e pubblicistica, ha collaborato nelle vesti di illustratore per varie realtà editoriali tra cui Delmiglio Editore, GAM Edizioni e Liberedizioni. Nel suo ultimo lavoro, il fumetto “Il cosmo inesistente”(Cyrano Comics, 2022), si conferma autore completo, curando sceneggiatura e disegni. In “Delitto in maschera”, Avigo si mette al servizio di una trama gialla che alterna scene d’azione ad altre più meditative. La Gavardo del Duecento viene ricostruita con meticolosità, grazie a un approfondito lavoro di ricerca sulle fonti. Significativo anche l’uso del colore che sottolinea con efficacia gli snodi più drammatici. Come accade anche per i testi, ogni tavola cela tanti piccoli indizi che solo alla fine, una volta ricomposti, svelano il loro significato più autentico.

Per chi già apprezza la saga letteraria del giudice Albertano, “Delitto in maschera” si rivela una piacevole variazione sul tema in attesa del prossimo romanzo, atteso per il 2025; per chi invece non conoscesse i gialli medievali di Enrico Giustacchini, l’undicesimo volume è un’ottima occasione per avvicinare l’universo narrativo ispirato ad Albertano da Brescia, “complice” anche l’interpretazione suggestiva che ne offrono le illustrazioni di Michele Avigo.


Titolo: Delitto in maschera. Un’indagine del giudice Albertano
Autori: Enrico Giustacchini, Michele Avigo
Editore: Liberedizioni
Anno: 2024

Genere: Romanzo illustrato
Pagine: 144
ISBN: 9791255520436

Roberto Bonzi

Nasce nel 1978 a Nuvolento. Fin da piccolo, ama la scuola alla follia: trascorre metà della giornata a leggere e scrivere, l'altra a convincere i compagni di non essere un secchione. Dopo la laurea in "Discipline economiche e sociali" all'Università Bocconi, inizia ad occuparsi di comunicazione, di fiere e di congressi. Nel frattempo, dopo una parentesi come vicesindaco e assessore all’istruzione e cultura del suo paese natale, continua a leggere e scrivere (Come lontano da Irene, 2010; Remigio ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la matematica, 2015; Centro Fiera del Garda. Nascita e sviluppo di un polo fieristico per la Lombardia orientale, 2017) e a spiegare in giro cosa non è.

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