Il ritorno della “cagna”: un’altra cruda storia di vendetta al femminile nell’ultimo libro di Mattia Cuelli

Letto e recensito da Katiuscia Rigogliosi per Brescia si legge
La torre Tintoretto, assieme alla gemella, la Cimabue, deturpava il panorama di quella zona periferica di Brescia al pari di sfregi su un volto da copertina. Simboli indiscussi del degrado cittadino e della costruzione selvaggia degli anni Settanta, svettavano verso il cielo cupo come denti di una bestia morente, pervasa da un ultimo alito di vita che sapeva di marcio e malvagio.
Mattia Cuelli, Cani sciolti, pag. 76
Nel precedente romanzo di Mattia Cuelli “La cagna” avevamo lasciato Andrea Negri, la nostra protagonista tutta d’un pezzo, alla fine di una storia fatta di violenza ma anche di resurrezione, dove nessuno si poteva fidare di nessuno e dove le donne e la loro voglia di riscatto erano il centro focale attorno a cui ruotava tutto il mondo.
Nel secondo capitolo di questa avvincente storia, “Cani sciolti” (edito sempre da BookTribu, 2025), l’autore non solo riporta in vita la protagonista e alcuni dei personaggi conosciuti durante le pagine precedenti, ma mette anche e nuovamente al centro della vicenda le donne, la loro sofferenza e il mondo squallido che, a volte, ruota attorno a loro. Attorno a noi.
Una storia violenta
Ruggero Breda è un uomo affascinante, di quelli con il sorriso a trentadue denti che brilla nel buio, sempre elegante, un bell’orologio al polso, macchina sportiva potente. Uno di quegli uomini che non passa inosservato, soprattutto in certi ambienti fatti di locali notturni, di alcol, di fumo e di sesso.
Vanessa è invece una ragazza semplice, senza troppe pretese, un po’ ingenua forse, tanto che si innamora del bel Ruggero.
Ma lui nasconde un lato oscuro, molto oscuro, dentro di sè. Un lato buio fatto di incontri clandestini, di droga, di donne – ragazze, bambine – fornite ai migliori offerenti per far passar loro ore – minuti – di amplessi sfrenati in squallidi letti di seconda categoria.
La storia di Vanessa non finirà benissimo e ritroveremo quindi personaggi come Aido, Rico, Torriani, Clara e, soprattutto, la nostra Andrea, pronti a lottare per sventrare un giro fatto di prostituzione che sfocia in filmati snuff movie, video pornografici incentrati su violenza e torture. Le indagini di Andrea si incroceranno con quelle dell’ispettore Ramingo, dando vita a un sodalizio che li porterà faccia a faccia con il substrato criminale di Brescia, allo scopo di debellare una volta per tutte il regno di terrore della malavita russa, più che mai agguerrita e decisa a eliminare la Negri.
Riusciranno i nostri eroi a fermare questo circolo vizioso che parte da molto lontano, non solo geograficamente ma anche temporalmente?
Una vicenda, purtroppo, tristemente attuale
La cronaca ci ha ormai abituati a sentir parlare con una frequenza agghiacciante di femminicidi, di violenze quasi gratuite in cui non solo le donne ma tutte le persone più deboli, più ingenue, più sensibili si ritrovano coinvolte non sapendo come reagire. Situazioni troppo spesso con finali tragici o, nelle migliori delle ipotesi, non proprio piacevoli.
In queste quasi 300 pagine Mattia Cuelli riesce a narrare la nostra realtà, a sbatterci in faccia quel mondo di cui, si spera per fortuna, abbiamo solo sentito parlare, solo sentito accennare, girandoci poi dall’altra parte come a dire “non fa parte della mia vita”. Un mondo oscuro, buio, pauroso, abitato però da persone che alla luce del sole potrebbero essere i nostri vicini, i nostri dirimpettai, i nostri negozianti di fiducia.
Se nel primo romanzo “La cagna” il vaso di Pandora era semplicemente stato trovato, e la protagonista Andrea Negri lo accarezzava attratta, in “Cani sciolti” il vaso è stato completamente scoperchiato, e tutti i mali del mondo si sono riversati sulla nostra città.

Titolo: Cani sciolti
Autore: Mattia Cuelli
Editore: BookTribu, 2025
Genere: Romanzo
Pagine: 276
EAN: 9791256610822
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