“Lea e il pittore”: una tenera storia d’amicizia che fa riflettere, nel nuovo romanzo per bambini della bresciana Eleonora Laffranchini

Recensione di Francesca Scotti per Brescia si legge

«[…] I colori non devono mai essere messi a caso. C’è un richiamo segreto tra i colori che il pittore deve sentire. Non voglio sembrarti un po’ pazzo, ma devi sapere che i colori hanno una voce. Tu dovrai saper ascoltare la voce dei colori! Solo i pittori con l’orecchio allenato sanno farlo e io te lo insegnerò.»

Eleonora Laffranchini, “Lea e il pittore”, p. 41

Una bambina curiosa che ama dipingere ma che si sente spesso sola e un uomo anziano ed emarginato che realizza splendidi quadri nella sua casetta al limitare del bosco. Il caso, o la trama sottesa delle cose, li farà incontrare e fra i due nascerà un’amicizia speciale, destinata a sfidare pregiudizi, diffidenza e superficialità.

È la tenera storia raccontata in “Lea e il pittore”, romanzo per l’infanzia dell’autrice edolese Eleonora Laffranchini, illustrato da Chiara Vincenzi e pubblicato dall’editore bresciano Mannarino (2022, acquista qui). Un racconto che parla di legami affettivi, di pittura e di colori, di solitudine e di empatia, del tempo che fugge, di atti di gentilezza e dello splendore di tutte quante le cose che contano e che restano.

La storia è pensata per bambini a partire dai sette anni, ma grazie ai suoi contenuti è perfettamente in grado di affascinare sia i piccoli che gli adulti. Le parole dell’autrice, lievi e appropriate, conducono per mano nel mondo variopinto di una bambina dal cuore grande, suscitando emozioni e riflessioni. Le illustrazioni di Chiara Vincenzi, calde e soffuse, sono pura magia. L’intera edizione è splendidamente curata in termini di impaginazione e di qualità della carta, per un libro che si presenta come una gemma di narrativa tutta da scoprire.

La piccola pittrice in erba e l’artista stravagante

Lea è una bambina affettuosa e intelligente che ama disegnare e colorare. Le piacciono decisamente meno le mille incombenze che si frappongono ogni volta fra lei i genitori, impegnati a seguire il fratellino Giorgio e a occuparsi delle rispettive carriere lavorative. Gli stratagemmi per tentare di rubare preziosi minuti all’inesorabile orologio che ticchetta in casa si rivelano un disastro e Lea sembra doversi rassegnare all’idea di essere trascurata proprio dalle persone che ama di più.

Ma ecco che si ritrova a fare l’inaspettata conoscenza di Alfredo, anziano pittore che in alcuni mesi dell’anno vive, senza alcuna compagnia, in una casetta vicino al fiume. L’uomo si rivela una persona affabile, disponibile e anche un poco eccentrica, capace di dare a Lea molti consigli utili per dipingere e non solo. Quando però giunge la notizia del furto di una celebre tela conservata in una chiesa, in paese riprendono a circolare cattive voci sul passato ombroso dell’uomo…

Alfredo è davvero sincero o nasconde qualcosa? Il suo rapporto con Lea riuscirà a sopravvivere e a fortificarsi nonostante tutto? Ed esiste un modo per far parlare i colori, nei disegni e nella propria vita, per portare bellezza e armonia? Si può dipingere il tempo e quindi abitarlo, anche se non lo si può fermare? Lo scopriremo solo affidandoci alla sensibilità e all’intraprendenza di Lea.

Una storia per tutte le età, che commuove e fa pensare

Attingendo in parte a esperienze realmente vissute nell’infanzia, Eleonora Laffranchini, socia dell’Associazione italiana scrittori per ragazzi (Icwa) e già autrice di numerose pubblicazioni per bambini e adolescenti, riesce a condensare in circa ottanta pagine una narrazione insieme delicata e intensa, in grado di toccare le corde intime dei lettori di qualunque età. Mentre siamo portati a riflettere su quanto la nostra società, frenetica e ipertecnologica, conceda poco spazio per coltivare relazioni autentiche, spesso a discapito dei più giovani, ci tuffiamo nella storia che ha per protagonista l’arguta Lea e ne siamo immediatamente coinvolti.

I libri non sono mai “soltanto” libri, ci ricorda l’autrice fra le righe, ma un condensato di storie, di messaggi e di sentimenti col grande pregio di favorire la condivisione e la riflessione, il contatto con gli altri e con tutto ciò che si espande oltre i confini della nostra esperienza personale. E “Lea e il pittore” è proprio un libro il cui preciso intento trascende la carta stampata; è un’opera minuta ma densa di significato, che con semplicità cristallina stimola a saper ascoltare e a far parlare la nostra voce interiore, a saper dare e ricevere il dono del tempo, a saper scegliere e seguire una strada vivendo in sintonia con chi ci circonda.


Titolo: Lea e il pittore
Autrici: Eleonora Laffranchini (testo), Chiara Vincenzi (illustrazioni)
Editore: Mannarino, 2022

Genere: Romanzo per l’infanzia
Pagine: 80
ISBN: 9791259660091

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Francesca Scotti

Classe 1991. Cresciuta in Franciacorta, vive a Brescia, sua città natale. Ha studiato letteratura inglese e tedesca, laureandosi con una tesi sui rapporti fra la cultura tedesca e il nazionalsocialismo. Legge e scrive per vivere. È autrice della silloge di racconti “La memoria della cenere” (Morellini, 2016) e dei romanzi “Figli della Lupa” (Edikit, 2018), “Vento porpora” (Edikit, 2020) e "La fedeltà dell'edera" (Edikit, 2022). Anima rock alla perenne ricerca di storie della resistenza bresciana, si trova maggiormente a suo agio tra le parole dei libri e sui sentieri di montagna.

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