Le Dieci Giornate di Brescia spiegate ai bambini nel nuovo libro del pedagogo-scrittore Delfino Tinelli

Recensione di Francesca Scotti per Brescia si legge

Non si può nominare Brescia senza pensare all’appellativo con cui è ampiamente conosciuta: Leonessa d’Italia. E non si può dire Leonessa d’Italia senza rievocare le Dieci Giornate, il tragico capitolo di storia risorgimentale nel quale il popolo di Brescia è insorto contro il governo austriaco scatenando una ribellione armata dal 23 marzo al 1° aprile 1849. Dieci giornate di strenui combattimenti, di protesta e di resistenza sfociate in un’amara sconfitta e in un feroce saccheggio a opera delle truppe nemiche, ma che restano emblematiche all’interno del Risorgimento italiano e che hanno istituito l’espressione “combattimento alla bresciana”.

Un argomento epico, fonte di grande ispirazione per molti scrittori, come anche il pedagogo e scrittore bresciano Delfino Tinelli. Dopo il successo del suo libro per bambini sui Longobardi a Brescia, Tinelli torna infatti nelle librerie con un nuovo testo destinato allo stesso pubblico e stavolta dedicato proprio alla celebre decade bresciana: “Le Dieci Giornate di Brescia. Con la treccia sul cuore” (Mannarino, 2022 – acquista qui).

Come il precedente libro sulla Brescia longobarda, il nuovo testo, sempre appartenente alla serie “Il nonno racconta”, è strutturato come un dialogo fra l’autore (il nonno stesso) e due nipoti (Maddalena e Leonardo, rispettivamente di terza e di prima media). Alternando le domande dei nipoti alle risposte del nonno, l’autore presenta a una a una le figure preminenti delle Dieci Giornate, ricorrendo a una lingua semplice ed efficace e sciorinando aneddoti e dettagli. Tinelli sì conferma così come un autore capace di portare anche ai più piccoli la storia di Brescia, coi suoi protagonisti e i suoi eventi cardine, grazie a una scrittura immediata e coinvolgente e alla forte passione per gli argomenti trattati che riesce a infondere a ogni riga.

Lo spirito di un popolo in rivolta nel candore di un libro per bambini

Anche fra i bresciani, non sono in molti a conoscere nel dettaglio come si è svolta ciascuna delle Dieci Giornate. La più famosa rimane la prima, immortalata da Angelo Canossi, il più celebre peota dialettale bresciano, nel suo componimento L’esòrdio dè le dés zurnade” (“L’esordio delle Dieci Gironate”), riportato in appendice al libro e accompagnato da una traduzione in italiano di Tinelli.

Ed è proprio il Canossi a comparire fra i primi bresciani che il nonno della narrazione presenta ai nipoti. È un chiaro riferimento al poeta anche il sottotitolo del libro, “Con la treccia sul cuore”, che si riferisce a un aneddoto riportato dal Canossi nelle prime strofe del suo “Esordio” e avente per protagonista un bresciano e sua moglie. Quest’ultima, temendo una rappresaglia degli austriaci, ha un giorno tagliato al marito la barbetta del tipo “mosca”, a pizzo italiano, portata da molti bresciani in segno di protesta contro il governo straniero. A tal punto, il marito, per ripicca, ha tagliato alla moglie la treccia. Il litigio è continuato sino allo scoppio delle Dieci Giornate, quando l’uomo, unendosi ai rivoltosi, è corso alle barricate con il fucile sottobraccio e sul cuore la treccia della moglie, diventata simbolo di riconciliazione domestica a fronte di un dramma collettivo.

È quindi con questa scena evocativa che si apre il racconto del nonno, onde poi proseguire ritraendo molteplici personaggi della decade, primo fra tutti il patriota Tito Speri, ma anche Carlo Zima, un umile uomo ricordato come simbolo di resistenza di una cittadinanza in rivolta. A parlare per bocca del nonno e a raccontarci una Brescia che lotta con gli artigli e con le zanne è però sopra ogni cosa il popolo di Brescia, che come il vento della storia soffia di frase in frase trasportandoci in un tumulto di combattimenti, speranze, sconfitte, tragicità ed eroismi, dentro un passato doloroso che è al contempo un imprescindibile capitolo di storia bresciana.

Età di lettura: dagli 8 anni.


Titolo: Le Dieci Giornate di Brescia. Con la treccia sul cuore
Autore: Delfino Tinelli
EditoreMannarino, 2022

Genere: Narrativa per l’infanzia
Pagine: 56
Isbn: 9791259660190

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Francesca Scotti

Classe 1991. Cresciuta in Franciacorta, vive a Brescia, sua città natale. Ha studiato letteratura inglese e tedesca, laureandosi con una tesi sui rapporti fra la cultura tedesca e il nazionalsocialismo. Legge e scrive per vivere. È autrice della silloge di racconti “La memoria della cenere” (Morellini, 2016) e dei romanzi “Figli della Lupa” (Edikit, 2018), “Vento porpora” (Edikit, 2020) e "La fedeltà dell'edera" (Edikit, 2022). Anima rock alla perenne ricerca di storie della resistenza bresciana, si trova maggiormente a suo agio tra le parole dei libri e sui sentieri di montagna.

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