“Come pietra”: un’agguerrita pubblicista da Brescia al Cile sulle tracce di segreti legati al golpe del 1973

Letto e recensito da Rosanna Romele per Brescia si legge
…Non vedo alcuna ragione per cui a un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli (H. Kissinger)
Come pietra – Romana Massetti
Con questa citazione del 1970 attribuita a Henry Kissinger, allora vice presidente Usa dell’amministrazione Nixon, prende l’avvio il bel libro dell’insegnante di lettere nata e cresciuta a Chiari Romana Massetti intitolato “Come pietra” (Argento Vivo, 2024) e ambientato tra Brescia e il Cile. Già dall’incipit è chiaro che il romanzo, opera di finzione letteraria, attinge a piene mani alla Storia, evidenziando le pesanti ingerenze statunitensi nella politica cilena degli anni Settanta del secolo scorso.
Una storia che non si può dimenticare
La vicenda del Cile in quel particolare decennio è nota. Salvador Allende, democraticamente eletto presidente nel 1970, è un politico di cultura marxista eletto dal popolo nelle file di Unidad Popular in un’area, quella sudamericana, considerata dagli Stati Uniti il “cortile di casa” secondo la “dottrina Monroe” (ossia il messaggio ideologico espresso nel 1823 dall’allora presidente James Monroe che affermava l’idea della supremazia statunitense nel continente americano). Ovviamente il tentativo da parte del Paese di gestire in modo indipendente le proprie risorse economiche e di mantenere il diritto all’autodeterminazione dura poco e viene pesantemente represso.
L’11 settembre 1973 (giorno sciagurato per le tante funeste ricorrenze) si compie il golpe: l’esercito, appoggiato dal Governo Usa e dalla CIA, prende il potere. Allende rifiuta di lasciare il Paese per fare “l’esule privilegiato”, ma verrà ucciso nel Palacio de La Moneda durante gli scontri tra i golpisti e la guardia presidenziale. Il nuovo presidente, il generale Augusto Pinochet, instaura quindi un’efferata e tragica dittatura.
Una verità romanzesca che aiuta a capire la vicenda storica
Il romanzo d’esordio di Romana Massetti (laureatasi in storia all’Università degli Studi di Milano con una tesi proprio su Salvador Allende) ci aiuta a calarci nei fatti storici del Cile durante il golpe.
Ambientato dunque nel triste autunno del ‘73, il libro narra di un Paese consapevole e pronto all’imminente tragedia. Le notizie di un intervento militare si susseguono, la resistenza è all’erta e la stampa internazionale invia osservatori. Sandro Pietra è uno di questi. Giornalista, antifascista, corrispondente di una prestigiosa testata italiana, si trova a Santiago a documentare la crisi, a tessere relazioni e a raccogliere documentazione. Nel famigerato 11 settembre nulla è possibile contro la ferocia dei militari e la potenza dei blindati. Sin da subito Pietra entra nel mirino dei militari sia per gli articoli che invia in Italia, sia per i suoi rapporti con gli ambienti della resistenza. Il suo caro amico e collega cileno viene prelevato nella redazione di un giornale di sinistra e scompare. Le sue ricerche portano Pietra a scoprire cosa avviene all’interno dell’Estadio Nacional, le torture, le fosse comuni.
“…dove si trova il Nulla?”
“In questo momento all’Estadio Nacional.”
Lo sguardo dritto, l’uno nella profondità del pensiero dell’altro.
“Come si entra?”
“Entrare è molto facile, il problema è uscirne.”
Come pietra – Romana Massetti
Non è solo ciò che avviene in Cile a sconvolgere il nostro protagonista, ma anche come i suoi reportage vengono manipolati dalla stampa italiana.
Da Brescia al Cile (e ritorno)
La narrazione corre su due piani temporali. Sul primo assistiamo al dipanarsi dei drammatici eventi del ’73 e ai tentativi di Pietra di scampare al regime fascista e di trarre in salvo i suoi amici, invisi al nuovo potere costituitosi. Sul secondo tocchiamo le vicende che nel 1991, anno successivo alla caduta del governo militare cileno, vedono protagonista Francesca Trenaschi, pubblicista freelance presso un quotidiano bresciano, il cui direttore, Filippo Raimondi era un caro amico e confidente di Pietra. Raimondi invia la ragazza in Cile per recuperare i documenti che il suo amico ormai morto aveva nascosto ai tempi della dittatura.
Un compito apparentemente semplice, se non addirittura di svago, che Francesca affronta con entusiasmo. La giovane ha però disposizioni tassative: prendere il pacco e riconsegnarlo intonso in Italia. Il recupero è rocambolesco e accidentalmente il plico verrà aperto. Francesca sarà inevitabilmente trascinata in una vera e propria spy story perché i documenti, nascosti per 18 anni, risultano ancora essere secretati dal governo statunitense.
“Come Pietra” è un libro che affronta più generi letterari. Da un lato risulta essere un romanzo storico, contenente tutti i temi della denuncia politico-sociale, dall’altro ha la capacità di trascinare il lettore in un’avventura da brividi.

Titolo: Come pietra
Autore: Romana Massetti
Editore: Argento Vivo, 2024
Genere: narrativa
Pagine: 218
ISBN: 9791280613660
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