“Come gli equilibristi”: un ragazzo della Val Trompia alla corte della regina del circo Moira Orfei nel memoir di Luca Alghisi

Recensione di Katiu Rigogliosi per Brescia si legge

Il circo è una di quelle attrazioni che attrae tutti o quasi, indipendentemente dall’età: le luci, le risate dei pagliacci, le coreografie dei danzatori e i volteggi dei trapezisti sono tutte cose che ci lasciano sempre a bocca aperta.

Deve aver avuto la stessa sensazione il bresciano Luca Alghisi quando, da bambino, spiava il piccolo circo che si fermava ogni anno nel prato davanti a casa sua, in un piccolo paese della Val Trompia. Da questi suoi ricordi, dal suo conseguente ingresso a diciotto anni nel mondo circense e dalla sua lunga amicizia e collaborazione con moira Orfei, è nato il memoir “Come gli equilibristi. La mia vita con Moira” (Sperling & Kupfer, 2020 – acquista qui).

Un libro autobiografico che racconta la storia e le emozioni di un ragazzo valtrumplino diventato adulto e giramondo trasformando una passione in uno stile di vita, il dietro le quinte della vita circense ed il rapporto, quasi filiale, costruito negli anni con un’icona dell’intrattenimento italiano: la mitica Moira Orfei, morta il 15 novembre 2015 – nella sua casa mobile – proprio in territorio bresciano.

La felicità altrove

Non necessariamente il posto giusto per qualcuno si trova nel luogo dove si è nati o cresciuti, la felicità può essere altrove […]. Tornando al circo io ero tornato a casa, avevo capito che a Brescia c’era la mia casa natale ma che l’altra sarebbe stata sempre la casa dell’amore.

Luca Alghisi, “Come gli equilibristi. La mia vita con Moira”

“Come gli equilibristi. La mia vita con Moira” è un romanzo completamente autobiografico che catapultati il lettore in un mondo ai più sconosciuto – quello circense – grazie alla conoscenza diretta maturata dall’autore durante la sua lunga carriera.

Luca Alghisi è nato e cresciuto in un paese di provincia, in una delle valli bresciane che, per quanto belle e ricche di natura, di storia e di colori, possono limitare la libertà di espressione o di vita stessa di persone come il nostro protagonista. Negli anni ottanta, poi, era ancora più difficile, in un tale ambiente, crescere, diventare adolescenti e capire che il proprio orientamento sessuale non è accettato non solo dalla propria famiglia, ma anche da tutti i 12.000 concittadini che ti vivono attorno.

La discriminazione, unita alla passione viscerale per il circo, ha portato Luca a lasciare, appena maggiorenne, la propria famiglia per unirsi al circo più importante del nostro paese, quello che ha portato il nome Italia in giro per il mondo: il circo di Moira Orfei.

Una unica grande famiglia accogliente

Ma cos’è il vuoto che puoi vedere da dieci metri di altezza rispetto al vuoto affettivo che avevo conosciuto a casa mia?

Luca Alghisi, “Come gli equilibristi. La mia vita con Moira”

Il nostro protagonista intraprende così la vita del circo. Si lega profondamente alla famiglia Orfei, diventando come un figlio per la regina della pista, Moira. È proprio grazie a quest’ultima che Luca non solo può imparare un mestiere impegnativo e difficile come quello del circense (infinite ore di prove, di allenamenti, con orari programmati per gli esercizi e poco tempo libero, sempre in viaggio con un seguito impressionante di manutentori che smontano e rimontano il tendone sotto il sole, la pioggia, la neve, il vento), ma anche trovare una vera famiglia, con dei fratelli – Stefano – e delle sorelle – Lara – che lo accolgono a braccia aperte, dandogli tutto quell’affetto che purtroppo non ha ricevuto in passato.

Una solidarietà cementata, probabilmente, dal fatto che anche quello del circo è un mondo spesso additato da fuori, espressione di uno stile di vita apparentemente diverso da quello della maggioranza. Luca Alghisi, con il suo libro, smonta però tutti i nostri pregiudizi: dimostrando che per conoscere veramente qualcosa bisogna provare a vivere, ad indossare le scarpe degli altri, a trovarsi al loro posto.

Ecco così comparire, davanti agli occhi del lettore, un mondo dove nessuno è mai solo, dove tutti si aiutano tra loro senza guardare se si è italiani, russi, marocchini o iraniani. Un mondo dove ogni elemento attivo del gruppo deve saper fare tutto: dal cassiere al bigliettaio, dal trapezista al clown, dal cuoco al veterinario. Dove, indipendentemente dall’età, dal sesso, dal colore della pelle o dai propri gusti musicali, si è parte di una grande, unica, immensa famiglia.

Moira Orfei, la regina incontrastata

Moira Orfei, col suo passato di attrice e di personaggio pubblico eccentrico, in questo romanzo traspare completamente grazie ai ricordi, ai sentimenti, alle immagini inedite che ci regala l’autore. Quest’ultimo ci accompagna a conoscerla, a vivere con lei nel suo enorme camper, a ridere alle sue battute e a sorridere nell’immaginarcela lì, in mezzo alla pista, mentre saluta il suo pubblico adorante.

[…] Era il 15 novembre, ed essendo domenica c’era già la coda per acquistare i biglietti degli spettacoli: eravamo a Brescia, una città molto generosa con il circo di Moira, e le persone erano presenti anche se avevamo annunciato che lei non sarebbe stata presente allo spettacolo per via dei suoi problemi di salute.

Luca Alghisi, “Come gli equilibristi. La mia vita con Moira”

Perché la vita a volte fa dei giri immensi, ti porta a scoprire luoghi inaspettati nel mondo, ma poi alla fine tutto ti riporta da dove si è partiti. Luca Alghisi è partito da Brescia per vivere la sua straordinaria avventura insieme a Moira ed è sempre a Brescia che, sotto un cielo uggioso, Moira gli ha detto addio per sempre.


Titolo: Come gli equilibristi. La mia vita con Moira
Autore: Luca Alghisi
Editore: Sperling & Kupfer, 2020

Genere: Memoir
Pagine: 195
Isbn: 9788820068967

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Katiu Rigogliosi

Diplomata alla scuola d'Arte al corso di operatrice d'arredamento, nella vita si occupa di progettazione di interni, realizzando meravigliose SPA in giro per il mondo. Nata a Milano, cresciuta tra Piacenza e Bergamo, maturata sotto la mole di Torino, risiede oggi nella provincia al di là del fiume Oglio. Legge da quando ha memoria e non disdegna nessun genere, anche se le si illuminano gli occhi quando si tratta di sparatorie, uccisioni ed indagini. Gestisce un gruppo di Staffette Letterarie su Facebook, perché crede che la lettura condivisa in ogni parte d'Italia sia la cosa migliore che possa esistere.

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