Angelo ribelle, cane sciolto. Omar Pedrini tra rock, vita vissuta e rapporto contrastato con la città

A cura di Katiu Rigogliosi per Brescia si legge

Ciao città, come va?
Sembri bella ora che
vado via, visto che perdonare non so.

Lei è tua, dille che
non si può buttar via
gente senza cuore .. per un finto amore.

Verso Oriente, Timoria (1993)

Per noi, figli della musica rock della fine degli anni ‘80, i Timoria erano e ancora sono un’istituzione. Ed Omar Pedrini la loro bandiera. Ed è con questo spirito, con questo animo rockettaro e i sogni di un incontro dal vivo ancora in fondo al cassetto, che mi sono apprestata a leggere “Angelo Ribelle” (La nave di Teseo, 2018 – acquista qui), il primo testamento autobiografico di Omar Pedrini, e “Cane sciolto” (Chinaski Edizioni, 2017), la biografia scritta con Federico Scarioni, senza dimenticare la piccola raccolta di poesie “Acqua d’amore ai fiori gialli” (Gam Editrice, 2018 – acquista qui).

Una bibliografia minima ma avvincente e completa, che permette di conoscere a fondo il rocker bresciano, dalla giovinezza agli esordi musicali, dalle amicizie agli ideali, fino al rapporto contrastato con la città.

Omar Pedrini, il rock fatto persona

Roberto e Daria, la famiglia Pedrini, originari della zona di Campione del Garda, si trasferirono a Brescia in cerca di un futuro migliore, per loro e per i propri futuri figli. Arrivarono ad Urago Mella, quartiere difficile, all’epoca con parecchie case popolari e alcune baracche lungo il fiume Mella. Uno di quei quartieri dove o impari a sopravvivere o sei spacciato.

Omar nasce in un caldo mezzogiorno del 28 maggio 1967, e il suo nome lo deve ad ad Omar Sivori, uno dei calciatori più forti e Pallone d’Oro nel 1961, idolo del padre Roberto. 

Omar ha fatto vedere subito di che pasta fosse fatto: riservato, schietto, senza troppi peli sulla lingua, all’apparenza un piccolo bullo. All’apparenza, davvero, perchè in realtà aveva un cuore – lo stesso cuore che recentemente gli ha procurato dei seri problemi di salute – enorme, e guai a toccargli le persone che riteneva amiche. Tra questi amici, Enrico Ghedi e Carlo Alberto Pellegrini (il nostro amato Illorca), che entreranno a far parte della storica band.

La band, i Timoria, ovvero la famiglia.

Ci consideravano un po’ come gli “scemi del villaggio” perché, quando c’erano le assemblee politiche, gli altri compagni saltavano la scuola e andavano in giro con le ragazze, noi invece ci chiudevamo in sala prove a suonare, ci prendevano in giro. “Un giorno ci vendicheremo”, pensai, e nacque quel nome (Timoria)

Omar Pedrini

I Sigma Six nel 1985, poi i Claxon, infine i Precious Time nel 1986: sono questi i primissimi gruppi di cui l’allora studente del liceo Arnaldo fa parte, partecipando al concorso studentesco Deskomusic – concorso che vedeva in gara musicisti e cantanti delle scuole superiori cittadine. Ed è proprio durante questa gara che avverrà l’incontro con l’altra anima dei Timoria, Francesco Renga

Il 19 settembre 1987 ha inizio ufficialmente, con la loro partecipazione al concorso storico Rock Targato Italia, la Storia.

La storia di un gruppo di amici, di ragazzi, di uomini, che credevano in un sogno in cui ci hanno investito tempo, anima e sudore, per arrivare lì, in alto, nell’olimpo dei musicisti italiani conosciuti al grande pubblico. Poco meno di 20 anni di concerti, di tour, di assoli di chitarra e di voci urlate, di pubblico in visibilio e di critici con la penna pesante.

Poco meno di 20 anni prima dello scioglimento ufficiale.

Omar “Angelo ribelle”

Essere rock non significa essere stupidi. E nemmeno stronzi. Significa vivere. Ma vivere davvero, non sopravvivere.

Omar Pedrini

Inverno 2018. Dopo il terzo intervento al cuore, Omar decide di lasciare un testamento autobiografico in cui mette nero su bianco tutte le esperienze, i concerti, gli incontri, le persone incontrate, gli amori passati e le sofferenze vissute. Nasce così “Angelo Ribelle”, pubblicato nel 2018 da La nave di Teseo (acquista qui).

In una terra, quella bresciana, che vive di siderurgia, la musica era l’ultimo dei pensieri in casa Pedrini. Ma Omar non ci sta: appassionato di filosofia, di letteratura, di scrittura, sogna di diventare giornalista. Si ritroverà a far sognare i giovani imbracciando una chitarra anziché una penna.

In questo libro si parla anche del suo amico Luigi Veronelli – figura centrale per la diffusione del patrimonio enogastronomico italiano -, dell’incontro con Veronica, l’unica donna capace di riaggiustargli il cuore e condurlo all’altare, dei suoi infiniti tatuaggi, alcuni opera dell’artista Nicolai Lilin.

Ma, soprattutto, si parla di come Brescia, città che gli ha dato i natali, lo ignori. Di come tra il leone del rock e le istituzioni della Leonessa d’Italia non sia mai scorso buon sangue, di come alcune delle iniziative da lui promosse (basti pensare al Brescia Music Art) siano poi state modificate o, peggio ancora, cancellate.

Opera di duecento pagine dove la musica è solo un contorno sfumato e la vera protagonista è la vita vissuta, nel bene e nel male.

Titolo: Angelo Ribelle
Autore: Omar Pedrini
Editore: La nave di Teseo

Genere: Memoir
Pagine: 196
Isbn: 9788893950138

Se vuoi acquistare questo libro online, fallo attraverso questo link: sosterrai il progetto Brescia si legge.


Omar “Cane sciolto”

Quando hai la morte di fronte agli occhi e ti salvi, la vita acquista un nuovo colore e tu vuoi parlare senza sosta. Tutti mi ascoltano ora, in silenzio.

Omar Pedrini

Se invece volete conoscere meglio la storia musicale del nostro beniamino, è “Cane sciolto”, la biografia scritta da Federico Scarioni che dovete leggere

Un lungo viaggio durato quasi 2 anni in cui l’autore segue Omar in lungo e in largo per lo stivale italico, incontrando i personaggi più disparati che, senza malizia e senza paure, mostreranno le mille sfaccettature del rocker bresciano.

I tifosi del Brescia Calcio del Bar Leonessa, Gom – l’amico Giacomo – , i colleghi dell’Università Cattolica di Milano, dove Omar tiene delle lezioni in un Master universitario. Ed ancora l’artista Matteo Guarnaccia, il musicista Pino Scotto, lo scrittore Mauro Corona, il produttore Mauro Pagani (anch’esso bresciano di Chiari).

Tutte persone che hanno Omar nel cuore, che hanno condiviso con lui un tratto di strada e che, tramite fotografie, cimeli, regali, ricordi, ne fanno una descrizione pressoché perfetta. 

Titolo: Cane Sciolto
Autore: Omar Pedrini e Federico Scarioni
Editore: Chinaski Edizioni

Genere: Memoir
Pagine: 368
Isbn: 9788899759322

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Katiu Rigogliosi

Diplomata alla scuola d'Arte al corso di operatrice d'arredamento, nella vita si occupa di progettazione di interni, realizzando meravigliose SPA in giro per il mondo. Nata a Milano, cresciuta tra Piacenza e Bergamo, maturata sotto la mole di Torino, risiede oggi nella provincia al di là del fiume Oglio. Legge da quando ha memoria e non disdegna nessun genere, anche se le si illuminano gli occhi quando si tratta di sparatorie, uccisioni ed indagini. Gestisce un gruppo di Staffette Letterarie su Facebook, perché crede che la lettura condivisa in ogni parte d'Italia sia la cosa migliore che possa esistere.

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